La Nuova Sardegna

Oristano

Costi alti per la sicurezza salta il concerto revival

di Michela Cuccu
Costi alti per la sicurezza salta il concerto revival

Le band degli anni ’60-’70 si arrendono: niente “reunion” in piazza Eleonora Gli organizzatori: «Le nuove regole sugli spettacoli obbligano a spese eccessive»

20 settembre 2017
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ORISTANO. « Una storia che si potrebbe intitolare “FEsta mancata”, come un vecchio brano dei Salis. E si sarebbe perfettamente in tema: «Troppa burocrazia: rinunciamo al concerto».

Non c’è polemica, ma solo amarezza nelle parole degli organizzatori del concerto delle band rock storiche oristanesi. Ieri mattina hanno comunicato di aver annullato “Quelli degli anni ’60 /’70” , lo spettacolo inserito nel cartellone del Settembre oristanese che doveva tenersi la sera del 29 in piazza Eleonora. Tutto per via della più restrittiva normativa sugli spettacoli, che impone una serie di adempimenti piuttosto complicati e soprattutto, costosi.

«Avremmo dovuto pagare un ingegnere e un geometra; un responsabile della sicurezza e dell’antincendio, un’autoambulanza equipaggiata, noleggiare estintori e tre bagni chimici: servivano non meno di 2500 euro, soldi che non abbiamo». È Nanni di Cesare, componente dello staff organizzativo del concerto, a spiegare i motivi di una scelta davvero difficile, ma obbligata.

«Negli ultimi quattro anni le procedure erano andate più spedite – dice – perché era il Comune ad occuparsi degli aspetti burocratici. Ora che la normativa è cambiata, ci dovevamo pensare noi, che non essendo organizzatori di eventi per professione ci siamo dovuti arrendere e annullare l’appuntamento».

Un delusione enorme per gli stessi artisti che avevano provato per tutta l’estate, nonostante le temperature africane, dando la dimostrazione che la loro età anagrafica non era un ostacolo, al contrario della burocrazia che, in un attimo, ha come gettato alla spazzatura progetti, fatica e impegno. «Ogni musicista – aggiunge Di Cesare – ha contribuito di tasca propria per affittare le sale prova. Ora, dopo tanta fatica, dovranno rinunciare. Non è detta però l’ultima parole: forse il concerto si terrà in primavera».

“Quelli degli anni ’60/’70” sicuramente uno degli eventi più attesi del “Settembre oristanese” aveva un programma da urlo. Sette le band (A.51, Dinosauri, Sine Dubio (progetto Salis), Retrò Gusto, Rock Sound, Itta Si Nanta e Gli Angeli Selvaggi) che dovevano esibirsi per la quinta edizione di una reunion di artisti diventata praticamente un appuntamento fisso, che ha molti estimatori, non solo ai “contemporanei” di quegli anni d’oro per la creatività artistica che fece di Oristano la capitale sarda del rock.

Fra il pubblico ci sono sempre stati anche tanti giovanissimi, che evidentemente non disprezzano il genere beat o progressive, soprattutto se ben eseguito. Gigi Pisu, che da musicista di quel periodo, non ha mai lasciato il settore (è il titolare di “Casa della musica”, negozio di strumenti musicali) è il patron e l’ideatore dell’evento «che non ha scopo di lucro: facciamo tutto gratuitamente, ad esempio, mio figlio Daniele, vero motore di tutta l’organizzazione, ha lavorato fino al mattino per montare il filmato di presentazione dello spettacolo – dice – e i fondi che ci arrivano, pochi dal Comune, per il resto da alcuni sponsor privati, servono a coprire le cosiddette spese vive: il server, la corrente elettrica, la Siae. Ma non ci bastano per tutti gli altri adempimenti che adesso ci stanno imponendo. Siamo molto delusi, speravamo in un maggior supporto da parte del Comune, che ci avrebbe potuto assistere. Vorrà dire – annuncia – che il prossimo anno lo spettacolo lo faremo altrove».

La delusione è ancora più forte se si considera che gli organizzatori avevano deciso di dedicare il concerto a Giampiero Corrias, apprezzato chitarrista de “I Tops”, protagonista di tutte le precedenti edizioni della manifestazione, recentemente scomparso a causa di una breve, ma inesorabile malattia. «E pensare che si stava preparando per salire ancora una volta sul palco – commenta malinconico Nanni Di Cesare – Purtroppo, un altro artista proprio oggi (ieri, per chi legge n.d.c.) ci ha lasciati. Nando Di Martino, apprezzatissimo pianista di piano bar».

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