La Nuova Sardegna

Oristano

L’orologio storico sarà riparato

L’orologio storico sarà riparato

Bosa, Il Comune ha stanziato 10mila euro per il recupero dello strumento

21 settembre 2017
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BOSA. «Sul restauro dell’orologio del Corso si interverrà dopo un incontro pubblico alla presenza di esperti, per determinare le strade da seguire perchè il meccanismo possa riprendere a funzionare». Questa la novità resta nota dal sindaco Luigi Mastino, dopo l’ulteriore appello a mantenere intatto il corpo di pezzi storici che permettono il movimento alle lancette dell'orologio monumentale, collocato alla fine dell'ottocento sulla facciata della chiesa del Rosario e che da più di un decennio non segna lo scandire del tempo. Dopo appelli intervallati a silenzi si riaccende quindi l’interesse per questo bene visto da tutti come identitario, sistemato al centro del cosiddetto “salotto buono” di Bosa. In tanti, dopo l’appello dell’artista Mariano Chelo nei giorni scorsi, oltre al movimento delle lancette vorrebbero risentire inoltre il rintocco delle ore. Anche se per la verità c’è chi ricorda che proprio lo scandire sonoro del tempo aveva segnato anni fa qualche polemica. «L’orologio non è da salvare solo esternamente ma anche internamente» la richiesta dell'artista Mariano Chelo, che mira ad un restauro che eviti la sostituzione degli apparati originali con un nuovo meccanismo, e la loro collocazione in un museo cittadino, dopo le anticipazioni del sindaco Luigi Mastino in merito. «Il meccanismo funziona perfettamente, avrebbe bisogno solo di una messa a punto e della sostituzione di due ingranaggi», il lavoro per il quale si era tempo fa resta disponibile una Onlus di Milano che restaura gratuitamente macchine scientifiche d’epoca. Soluzione che, previo reperimento di 2.500 euro per spese di spedizione, dovrebbe permettere di riavere operativo il meccanismo originale dell’orologio, dice ancora Mariano Chelo. Che guarda a possibili ritorni di promozione turistica, per gli appassionati del settori, e posti di lavoro, considerato che occorre ricaricare l'orologio ogni 48 ore manualmente. «Ribadisco che la nostra amministrazione per la prima fase del progetto di restauro ha stanziato 10mila euro: per realizzare un’impalcatura di sicurezza e nel restauro della cassa esterna dell’orologio, oltre ad interventi di messa in sicurezza delle due scalette di accesso alla cassa interna». precisa il sindaco. Ma prima di tutto bisognerà sentire le indicazioni della Soprintendenza, considerato che si tratta di un bene sotto tutela.(al.fa.)

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