Riapre ai visitatori la torre di Portixedda
di Francesco G. Pinna
Il monumento era chiuso da tempo per alcuni problemi strutturali Intervento di impermeabilizzazione della copertura con una guaina trasparente
24 settembre 2017
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ORISTANO. La torre spagnola di Portixedda da ieri è di nuovo visitabile. Per la torre giudicale fatta edificare da Mariano II alla fine del tredicesimo secolo invece c'è ancora da aspettare. «Una cosa per volta», hanno messo le mani avanti l'assessore alla Cultura Massimiliano Sanna e ai Lavori pubblici Riccardo Meli, che ieri mattina assieme all'assessora all'Urbanistica Federica Pinna hanno annunciato la riapertura della torre che si affaccia su via Mazzini.
«Solo un problema di costi», hanno puntualizzato i rappresentanti della Giunta spiegando che le spese sostenute per la messa in sicurezza di Portixedda sono state minime rispetto agli almeno 120mila euro che servirebbero per poter riaprire alle visite la Torre di piazza Roma. Il problema più grosso, le infiltrazioni d'acqua dalla terrazza, è stato risolto con una guaina impermeabile trasparente come aveva imposto la Soprintendenza. Più semplice la sistemazione delle ringhiere di legno delle scalinata esterna e al parapetto della terrazza. Gli operai del Comune hanno anche dovuto estirpare le piantine di capperi che stavano mettendo a rischio con le loro radici la tenuta delle pietre con cui è stata costruita la torre. Contrariamente a quanto molti pensano, la torre non faceva parte delle antiche mura giudicali, ma è stata costruita all'epoca della dominazione spagnola tra il XV e il XVI secolo sopra i resti di una torretta giudicale a base quadrata.
Per visitare la torre, oristanesi e turisti dovranno rivolgersi alla biglietteria dell'Antiquarium Arborense e saranno poi accompagnati alla Torre dalle guide della cooperativa La Memoria Storica.
Oggi, in occasione delle giornate europee del Patrimonio culturale, la torre di Portixedda sarà aperta invece dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
La riapertura della Torre di Mariano sarebbe invece nelle mani del ministero delle Finanze, al quale il Comune ha chiesto di finanziare l'intervento di messa in sicurezza con i fondi dell'8 per mille. «La risposta potrebbe arrivare a breve scadenza, ma la concorrenza - hanno ammesso gli assessori Sanna e Meli- è molto forte».
«Solo un problema di costi», hanno puntualizzato i rappresentanti della Giunta spiegando che le spese sostenute per la messa in sicurezza di Portixedda sono state minime rispetto agli almeno 120mila euro che servirebbero per poter riaprire alle visite la Torre di piazza Roma. Il problema più grosso, le infiltrazioni d'acqua dalla terrazza, è stato risolto con una guaina impermeabile trasparente come aveva imposto la Soprintendenza. Più semplice la sistemazione delle ringhiere di legno delle scalinata esterna e al parapetto della terrazza. Gli operai del Comune hanno anche dovuto estirpare le piantine di capperi che stavano mettendo a rischio con le loro radici la tenuta delle pietre con cui è stata costruita la torre. Contrariamente a quanto molti pensano, la torre non faceva parte delle antiche mura giudicali, ma è stata costruita all'epoca della dominazione spagnola tra il XV e il XVI secolo sopra i resti di una torretta giudicale a base quadrata.
Per visitare la torre, oristanesi e turisti dovranno rivolgersi alla biglietteria dell'Antiquarium Arborense e saranno poi accompagnati alla Torre dalle guide della cooperativa La Memoria Storica.
Oggi, in occasione delle giornate europee del Patrimonio culturale, la torre di Portixedda sarà aperta invece dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
La riapertura della Torre di Mariano sarebbe invece nelle mani del ministero delle Finanze, al quale il Comune ha chiesto di finanziare l'intervento di messa in sicurezza con i fondi dell'8 per mille. «La risposta potrebbe arrivare a breve scadenza, ma la concorrenza - hanno ammesso gli assessori Sanna e Meli- è molto forte».
