La Nuova Sardegna

Oristano

omicidio stradale 

Morì investito, gli avvocati: «La legge è da rivedere»

RIOLA SARDO. Una sproporzione tra il reato commesso e la pena stabilita. Potrebbe finire di fronte alla Corte Costituzionale la legge sull’omicidio stradale e, se ciò avvenisse, sarebbe un caso...

29 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





RIOLA SARDO. Una sproporzione tra il reato commesso e la pena stabilita. Potrebbe finire di fronte alla Corte Costituzionale la legge sull’omicidio stradale e, se ciò avvenisse, sarebbe un caso oristanese a richiamare l’attenzione sul provvedimento che stabilisce condanne severissime per chi si rendesse protagonista di questo reato. Il processo è quello che vede sul banco degli imputati il nurachese Michael Caboni responsabile della morte del pensionato di Riola Sardo, Giovanni Antonio Contini. Questi fu investito nella in via Umberto il 2 gennaio scorso. Dopo aver centrato il pedone, Michael Caboni non si fermò a prestargli soccorso. La sua auto fu rintracciata dai carabinieri più tardi, mentre il ragazzo di 27 anni si presentò successivamente in caserma per ammettere le proprie responsabilità. Fu sottoposto al test per valutare la presenza di alcol o di sostanze stupefacenti e furono trovate nel sangue tracce di cocaina.

Questi elementi aprirono lo strada alla contestazione, primo caso in provincia, del reato di omicidio stradale che prevede pene severissime. Proprio per questo motivo, gli avvocati difensori Sara Ghiani e Rosaria Manconi hanno sollevato una questione di illegittimità della norma. Al di fuori dei termini tecnici, significa che la legge viene ritenuta incostituzionale e si sta chiedendo al giudice per le udienze preliminari Annie Cecile Pinello di sottoporre il caso alla Corte Costituzionale. La difesa ha trovato sponda e ragioni alle sua argomentazioni anche nel pubblico ministero Armando Mammone. Secondo gli avvocati c’è una sproporzione nella pena finale rispetto a tutti gli altri reati colposi. In più questo divario farebbe venir meno anche il principio della funzione rieducativa della pena. Il 5 ottobre il giudice scioglierà la riserva e si capirà se il caso finirà di fronte alla Corte Costituzionale che potrebbe a quel punto cancellare il reato di omicidio stradale. (e.c.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative