La Nuova Sardegna

Oristano

Sull’appalto del verde la Giunta Mastino pensa alle querele

di Alessandro Farina
Sull’appalto del verde la Giunta Mastino pensa alle querele

L’opposizione aveva ipotizzato l’esistenza di irregolarità Segretario e responsabile dell’ufficio le hanno escluse

30 settembre 2017
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BOSA. Torna in consiglio comunale l’argomento verde pubblico, dopo le polemiche estive che hanno alimentato più di una accesa discussione a Bosa. E si profila l’ipotesi di una querela da parte del sindaco verso esponenti dell’opposizione.

Nel corso di una seduta celebrata nella prima decade di agosto il capogruppo di Per Bosa Piero Franco Casula aveva sollevato una delicata questione. Sulla quale nella seduta del 28 settembre si è soffermato il sindaco Luigi Mastino, che ha letto una relazione predisposta dagli uffici comunali. L’accusa nei confronti dell’amministrazione era stata pesante: «L’anno scorso i lavori erano iniziati prima ancora che venissero aperte le buste, da chi poi si è aggiudicato l’appalto». Il sindaco aveva richiesto verifiche e approfondimenti agli uffici, in particolare al responsabile della Prevenzione alla corruzione, il segretario Antonio Mastinu. Di questo e della relazione redatta dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Gian Piero Diligu, in risposta alle richieste avanzate dal segretario comunale, il sindaco ha riferito, senza alcun commento.

In testa al documento l’elenco cronologico degli atti sull’affidamento della manutenzione e cura del verde pubblico e degli interventi d’urgenza in tema di abbattimento delle palme pericolanti a causa dell’infestazione del punteruolo rosso.

Un iter che prende avvio formalmente ai primi di settembre 2016, quando viene pubblicato l’avviso pubblico, mentre con una delibera di giunta il 12 settembre viene approvato il progetto del Servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico per 4 mesi, con importo a base d’asta di 30.000 euro, con buste contenenti le offerte aperte il 22 settembre. Il 10 ottobre 2016, emerge ancora dalla ricostruzione, la questione palme diventa sempre più stringente a causa di possibili rischi per la pubblica incolumità, e Luigi Mastino scrive al responsabile comunale del procedimento per cercare una soluzione che possa accelerare i tempi d’intervento sulla base della gara già espletata. Gli uffici passano allora alla “Consegna anticipata con carattere di massima urgenza” dei lavori alla ditta aggiudicataria. Questa la procedura scelta, tenendo conto di un decreto legislativo in materia, il supporto legale che giustifica la procedura. Per il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, alla luce della ricostruzione degli atti «Risulta che quanto affermato dal consigliere Piero Franco Casula non corrisponde al vero». Mentre «rimane ferma la riserva ad agire nelle sedi competenti a tutela dell’onorabilità delle persone coinvolte», chiude il documento letto in aula giovedì sera dal sindaco Luigi Mastino.



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