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Il taglio delle partecipate toglie risorse ai Comuni
ABBASANTA. Nei Comuni medio piccoli costa anche non avere società partecipate o possedere soltanto quelle imposte dalla legge. Le energie e il capitale umano impiegati nell’attività di ricognizione...
02 ottobre 2017
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ABBASANTA. Nei Comuni medio piccoli costa anche non avere società partecipate o possedere soltanto quelle imposte dalla legge. Le energie e il capitale umano impiegati nell’attività di ricognizione delle partecipazioni possedute al 23 settembre del 2016 hanno levato tempo e risorse ad attività più impellenti della pubblica amministrazione: lo ha rilevato il capogruppo della maggioranza Gian Valerio Sanna nella riunione consiliare di venerdì. L’amministratore si è mostrato particolarmente critico sull’adempimento imposto agli enti locali relativamente alla ricognizione, alla dismissione e alla razionalizzazione di eventuali società di diritto privato che svolgono servizi d’interesse generale o di committenza per i Comuni.
Il consigliere ha mandato un messaggio indiretto alla Corte dei Conti: «È stato fatto un decreto legislativo che di fatto impegna tutta la pubblica amministrazione con questi controlli anche se è nato per le grandi municipalità, per chi ha allestito questi grandi carrozzoni», ha rimarcato Sanna.
«Gli enti locali sono già supercontrollati - ha convenuto il consigliere di minoranza Marco Pala -. Quest’operazione avrebbe dovuto riguardare gli enti consorzi».
Con sette voti a favore e l’astensione dell’opposizione il consiglio ha deliberato per la dismissione del Gal Terre Shardana, già sottoposta a procedura fallimentare, e il Centro Servizi Losa, in fase di liquidazione, mentre ha confermato l’adesione “forzata” ad Abbanoa. Nell’arco della stessa giornata hanno espletato la pratica i consigli comunali di Sedilo, Paulilatino e Ghilarza dove sono state eliminate la Comunità Lago Omodeo, l’Horse Country e il Centro Servizi Losa, mentre sono state confermate le partecipazioni di Abbanoa e della Fondazione Casa Museo Onlus.
Maria Antonietta Cossu
Il consigliere ha mandato un messaggio indiretto alla Corte dei Conti: «È stato fatto un decreto legislativo che di fatto impegna tutta la pubblica amministrazione con questi controlli anche se è nato per le grandi municipalità, per chi ha allestito questi grandi carrozzoni», ha rimarcato Sanna.
«Gli enti locali sono già supercontrollati - ha convenuto il consigliere di minoranza Marco Pala -. Quest’operazione avrebbe dovuto riguardare gli enti consorzi».
Con sette voti a favore e l’astensione dell’opposizione il consiglio ha deliberato per la dismissione del Gal Terre Shardana, già sottoposta a procedura fallimentare, e il Centro Servizi Losa, in fase di liquidazione, mentre ha confermato l’adesione “forzata” ad Abbanoa. Nell’arco della stessa giornata hanno espletato la pratica i consigli comunali di Sedilo, Paulilatino e Ghilarza dove sono state eliminate la Comunità Lago Omodeo, l’Horse Country e il Centro Servizi Losa, mentre sono state confermate le partecipazioni di Abbanoa e della Fondazione Casa Museo Onlus.
Maria Antonietta Cossu