La Nuova Sardegna

Oristano

Erba non sfalciata, multa alla Provincia di Oristano

Erba non sfalciata, multa alla Provincia di Oristano

Il Corpo forestale ha sanzionato l’ente per la mancata pulizia di una cunetta da cui si era sviluppato un incendio

03 ottobre 2017
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ORISTANO. Per la Provincia, tra richieste di pagamenti, interventi straordinari con finanziamenti da reperire all’ultimo momento (leggi sistemazione dell’aeroporto di Fenosu per l’arrivo del Capo dello Stato) e multe per non avere esercitato correttamente il suo ruolo, non è un momento facile. Il commissario straordinario Torrente quasi ogni giorno deve barcamenarsi tra ingiunzioni di pagamenti e richieste di saldo per servizi usufruiti, e questo nonostante le casse siano più che a secco.

L’ultimo esborso, seppur modesto, arriva per effetto di un provvedimento del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale che ha comminato alla Provincia, a fine luglio, una multa di 400 euro per non aver pulito una banchina percorsa in precedenza dalle fiamme sulla provinciale 1 in direzione San Giovanni di Sinis/Cabras.

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Pulire da fieno, rovi e sterpaglie l’area limitrofa alle strade per una fascia di tre metri è d’obbligo per gli enti proprietari delle strade, ma come è facilmente verificabile, in molte strade, provinciali e non solo, questa prescrizione non sempre è rispettata. E così, le indagini del Corpo Forestale, partite a seguito di un incendio, hanno “beccato” la Provincia, che non può certo accampare come scusante il fatto di non avere fondi e personale a sufficenza per gli interventi.

Per quanto riguarda i fondi, la riprova sta nella continua attività di far quadrare i conti con le bollette che arrivano alla Provincia, che ha a carico le spese di funzionamento degli istituti scolastici di sua competenza, compresa la fornitura di acqua. Di recente la provincia ha ricevuto da Abbanoa bollette per quasi 28mila euro per l’istituto professionale per i servizi sociali e per il tecnico industriale di Ales.

È stato facile per la Provincia contestare in parte quelle bollette perché riguardano anche periodi di cinque anni dalla fata di emissione delle fatture, e quindi non più esigibili, ma nulla ha potuto per i pagamenti ridefiniti per un totale di 18mila euro. Come fare per il pagamento? L’amministratore straordinario ha scelto la strada più semplice. Non c’erano fondi a sufficenza sul capitolo dedicato ad Abbanoa, ma ve ne erano su quello dell’Enel. Ecco quindi uno “spostamento”, legittimo e comune, dei fondi dai capitoli per pagare un servizio ad un altro.

Tutto regolare, con la speranza che non arrivi una bolletta maxi da parte di Enel, al punto da costringere la Provincia a cercare i fondi da un terzo capitolo, e così via, in una ottica di gestione “creativa” delle risorse finanziarie, a fronte di un prosciugamento pressoché assoluto dei trasferimento dovuti. Se non sono miracoli, contabili, questi, ci si va molto vicini.
 

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