La Nuova Sardegna

Oristano

Depuratore di Bosa, buona notizia dal Tar

Depuratore di Bosa, buona notizia dal Tar

I giudici amministrativi respingono un ricorso sui lavori per l’impianto di Terridi. Sindaci soddisfatti

08 ottobre 2017
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BOSA. Viaggia spedito il progetto per il depuratore a Terridi e il sistema di allacciamento delle condotte fognarie dei centri della Planargia. L’iter dei due progetti, quello della realizzazione del nuovo depuratore per un costo di 2,3 milioni di euro e quello del “collettamento” dei reflui dai comuni di Tresnuraghes e Magomadas e delle rispettive marine di Porto Alabe e Santa Maria, per poco meno del doppio della cifra precedente, ha subito una accelerata. Nelle scorse settimane il Tar ha bocciato il ricorso presentato da un raggruppamento di imprese e professionisti esclusi dall’appalto. Nel frattempo al comune di Tresnuraghes è già arrivato il nulla osta alla Valutazione di impatto ambientale per il collettamento. «Il documento ha avuto parere positivo dalla commissione competente. Ciò significa che i lavori inizieranno presto», ha detto il sindaco di Tresnuraghes Gianluigi Mastinu.

Le opere prevedono diverse stazioni di sollevamento e vasche di raccolta e rilancio in direzione Bosa; il sistema, dotato di telecontrollo, che avrà un costo complessivo di 4 milioni di euro. Il contenzioso sul nuovo depuratore di Terridi risale invece al 2014, quando, dopo la gara dell’appalto integrato (strumento che avrebbe permesso all’aggiudicatario di effettuare le progettazioni definitive, esecutive ed i lavori) vinta da Acciona, partì un ricorso al Tar presentato da un raggruppamento di imprese e professionisti esclusi per assenza dei requisiti di partecipazione, come ha doi recente confermato il Tar. Il vecchio impianto di Terridi sarà progressivamente dismesso e il nuovo potrà contare su una gestione tecnologica avanzata «per massimizzare le prestazioni depurative e minimizzare l’impatto ambientale», soprattutto nei mesi estivi, forieri di notevole afflusso turistico in Planargia. L’acqua depurata inoltre potrà essere riutilizzata anche per l’irrigazione. Ma nella città del Temo il dibattito, tanto più per un’opera pensata poco meno di vent’anni fa, prosegue, e non tutte le voci, politiche e sociali, concordano sui presunti ritorni positivi delle opere previste.(al.fa.)

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