La Nuova Sardegna

Oristano

Progetti e territori, l’appello del Sinis all’assessore Paci

di Piero Marongiu
Progetti e territori, l’appello del Sinis all’assessore Paci

Incontro con i sindaci a Cabras sulla programmazione Ma per gli amministratori la burocrazia allunga i tempi

08 ottobre 2017
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CABRAS. Si è parlato di programmazione territoriale nell’incontro tenutosi venerdì nel Centro Polivalente cabrarese al quale ha partecipato l’assessore regionale della programmazione Raffaele Paci. Ma c’erano anche tutti i sindaci e molti amministratori che fanno parte dell’Unione dei Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti, imprenditori, rappresentanti di associazioni e semplici cittadini interessati allo sviluppo futuro di un territorio che di gioielli da valorizzare e promuovere ne ha in abbondanza, a cominciare dalle coste e dalle spiagge, passando per le emergenze archeologiche, per arrivare a un ambiente incontaminato e unico. Le idee per rilanciare l’economia non mancano di certo, manca però il carburante essenziale per farlo: finanziamenti e sostegno da parte delle istituzioni, in primis. La Regione ha programmato 270 milioni di euro per gli investimenti alle imprese, ma per attingere a quei fondi servono progetti sostenibili. Gli amministratori dei paesi facenti parte dell’Unione dei Comuni del Sinis (Cabras, Baratili San Pietro, Narbolia, Riola Sardo e San Vero Milis) sono pronti a fare la loro parte, alla Regione chiedono di fare altrettanto. Cominciando a eliminare la burocrazia che rende difficile l’accesso ai finanziamenti e facendo sentire la sua voce alle banche, ancora troppo restie a concedere fondi alle imprese. «Siamo in una delle due aree di rilevanza strategica della Sardegna, territorio ricco di storia e archeologia da declinare in offerte turistiche esclusive – ha detto Paci – qui è nata la ricettività diffusa, ci sono le aree umide per le quali sono disponibili 20 milioni dal Patto per la Sardegna, c’è il mare: si deve riuscire a fare turismo sostenibile, ad allungare la stagione, a garantire servizi e infrastrutture preservando l’ambiente e utilizzando l’alta tecnologia, per esempio nell’agricoltura. Noi come giunta stiamo facendo il possibile per sostenere questi progetti di sviluppo. La strada tracciata da questo progetto mi sembra quella giusta, adesso bisogna procedere rapidi per chiudere la fase di co-progettazione e arrivare prima possibile all’accordo di programma finale». Tre gli itinerari individuati: ambientale, culturale-archeologico, enogastronomico. Al momento sono coinvolte, in tutta la Regione, 30 Unioni che, comprendono 284 paesi: l’88 per cento dei centri sardi. A disposizione, in totale, ci sono circa 300 milioni di euro e solo 30 mesi al massimo per realizzare i progetti.

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