La Nuova Sardegna

Oristano

Teppisti in centro il primo passo è l’appello ai genitori

di Roberto Petretto
Teppisti in centro il primo passo è l’appello ai genitori

Il questore Aliquò chiede l’intervento delle famiglie «Adolescenti in giro alle 3 di notte: è incomprensibile»

10 ottobre 2017
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ORISTANO. Il primo approccio è morbido, diplomatico: per arginare l’invadenza di bulletti e vandali che imperversano in alcune vie del centro storico si fa innanzitutto appello alle famiglie. Se l’intervento della principale entità nel processo di educazione dovesse mancare o fallire ci sarà un intervento più deciso da parte delle forze dell’ordine. La linea dovrebbe essere questa dopo la denuncia pubblica degli amministratori comunali che si sono fatti portavoce del malumore impotente delle suore di Santa Chiara, vessate da gruppi di maleducati che con schiamazzi e atti vandalici rendono insonni le notti del quartiere.

Ieri, in tarda mattinata, il questore Giovanni Aliquò insieme al vicario, Rita Cascella e all’assessore Pupa Tarantini, ha fatto visita alle suore di via Santa Chiara per portare solidarietà e per assicurare che non verranno lasciate sole. «È un problema che non riguarda solo le suore - dice il questore Giovanni Aliquò -, ma tutti gli abitanti della zona. E non è un problema recente. CI troviamo di fronte a atti vandalici e di bullismo di alcuni sconsiderati giovinastri, se mi si passa il termine un po’ antico. Credo che in questa fase non siano necessarie misure draconiane, ma una sonora tirata d’orecchie. E questa non può che arrivare in primo luogo dai genitori».

Questa sarebbe una sorta di “Fase 1”: un controllo dei genitori sui propri figli adolescenti: «È incomprensibile come si possano trovare in giro alle 3 o 4 del mattino ragazzini di 14 anni. Noi interveniamo in caso di devianze, il primo intervento non spetta a noi ma alle famiglie. Non vogliamo criminalizzare i ragazzi».

Però, se il processo di persuasione non dovesse bastare, ci potrebbe essere una “Fase 2”. «Faremo squadra col Comune per risolvere questo annoso problema - dice ancora Giovanni Aliquò -. Ci sono episodi che si verificano intorno alle 18 e quindi anche l’apporto della polizia locale sarà preziosissimo». E se non dovesse bastare? «Allora i genitori non se ne avranno a male se le nostre pattuglie, incontrando dei minorenni alle 3 di notte, li porteranno in questura per poi riconsegnarli alle rispettive famiglie. E non è detto che non si arrivi anche a segnalare la cosa alla magistratura perché, ripeto, non è normale che dei ragazzini così giovani vadano in giro per la città nel cuore della notte senza controllo».

Il questore non vuole sentire parlare di “tolleranza”: «Non si tratta di questo. Non saremo tolleranti: se ci dovessero essere situazioni gravi interverremmo anche stasera. Oltre agli schiamazzi cis ono stati citofoni, muri, persino poprte di casa imbrattate. Tutto questo non è ammissibile. Confidiamo molto nel sistema di prevenzione cittadino e utilizzeremo il sistema di vigilanza delle telecamere». Con l’opzione della “Fase 2” sempre a portata di mano.

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