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Restauro per il campanile della parrocchia

Restauro per il campanile della parrocchia

BUSACHI. Nel 2018 sarà restaurato il campanile della parrocchia. Ultimamente erano stati individuati i canali da cui recuperare le risorse mancanti ma restavano da rimuovere gli ostacoli...

13 ottobre 2017
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BUSACHI. Nel 2018 sarà restaurato il campanile della parrocchia. Ultimamente erano stati individuati i canali da cui recuperare le risorse mancanti ma restavano da rimuovere gli ostacoli rappresentati dalla legge sul bilancio armonizzato.

Impasse superata nel corso dell’ultima interlocuzione tra Comune e Regione, che hanno definito i margini di manovra entro i quali muoversi per sveltire il più possibile la macchina burocratica e amministrativa e con essa i tempi di esecuzione dell’intervento.

«Stando alla programmazione regionale il nostro progetto sarebbe stato finanziato a ottobre del 2018 con la conseguenza che i lavori non sarebbero iniziati prima dell’anno successivo, ma anticipando i tempi e concertando le procedure relative alle opere e alla contabilità siamo riusciti ad ottenere un buon risultato», ha dichiarato il sindaco Giovanni Orrù.

A settembre l’ente locale aveva ottenuto dalla Regione un finanziamento di 171.500 euro, parte del quale sarà versato in acconto quest’anno e la quota residua a saldo. Nel frattempo è arrivata la comunicazione della Cei, che concorrerà alle spese con un contributo di 100mila euro, anche se l’acconto non arriverà prima di maggio.

Restavano da recuperare i 40mila euro della quota di compartecipazione a carico del Comune, che giusto l’altro ieri area gestionale e organo politico sono riusciti a trovare raschiando il fondo del barile.

«Ora provvederemo alle le variazioni di bilancio per inserire l’ anticipazione della Regione e il fondo comunale e contemporaneamente avvieremo l’iter della gara d’appalto», ha detto ancora Orrù, che non ha nascosto la soddisfazione per le tappe bruciate negli ultimi mesi.

«Le prime avvisaglie dello stato di degrado della torre campanaria - ricorda il sindaco - risalgono a diversi decenni fa ed essere riusciti a trovare una soluzione per questo monumento storico - uno dei più alti della Sardegna, se non il più alto, è qualcosa che riempie d’orgoglio l’amministrazione comunale». (mac)

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