Riola Sardo, legge omicidio stradale: non è anticostituzionale
Lo dice il giudice per le udienze preliminari Annie Cecile Pinello, chiamato a valutare il primo caso del genere al tribunale di Oristano
17 ottobre 2017
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RIOLA SARDO. La legge sull’omicidio stradale è costituzionale. Lo dice il giudice per le udienze preliminari Annie Cecile Pinello, chiamato a valutare il primo caso del genere al tribunale di Oristano. Nelle scorse settimane, a proposito del processo ai danni del nurachese Michael Caboni (27 anni), gli avvocati difensori Sara Ghiani e Rosaria Manconi avevano sollevato una questione di illegittimità della norma. Ritenevano sproporzionata la pena stabilita per legge nei casi di omicidio stradale, se paragonata con altri casi di omicidio colposo. In più l’eccessiva severità andrebbe contro la prescrizione costituzionale che prevede che la pena abbia una funzione rieducativa.
Alle tesi degli avvocati si era associato anche il pubblico ministero, ma per il giudice la questione di illegittimità che avrebbe portato il caso di fronte alla Corte Costituzionale non sussiste. In un’ordinanza alquanto argomentata, ha chiarito che, seppure rilevante, la richiesta è infondata perché il legislatore deve avere ampio spazio di manovra nel momento in cui sceglie l’entità delle pene per un determinato reato.
Così si va avanti e Michael Caboni si ritroverà a dover affrontare il rito abbreviato il 9 novembre. L’omicidio stradale gli è contestato per aver investito e ucciso il pensionato Giovanni Antonio Contini, i cui familiari si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Filippo Cogotti. L’anziano era stato travolto dall’auto guidata da Michael Caboni nella via principale del paese mentre la attraversava nei pressi delle strisce pedonali. L’automobilista era poi scappato, aveva lasciato l’auto in campagna e si era recato a casa propria prima di presentarsi alla caserma dei carabinieri. Sottoposto ai test del sangue, era risultato positivo alla cocaina.
Alle tesi degli avvocati si era associato anche il pubblico ministero, ma per il giudice la questione di illegittimità che avrebbe portato il caso di fronte alla Corte Costituzionale non sussiste. In un’ordinanza alquanto argomentata, ha chiarito che, seppure rilevante, la richiesta è infondata perché il legislatore deve avere ampio spazio di manovra nel momento in cui sceglie l’entità delle pene per un determinato reato.
Così si va avanti e Michael Caboni si ritroverà a dover affrontare il rito abbreviato il 9 novembre. L’omicidio stradale gli è contestato per aver investito e ucciso il pensionato Giovanni Antonio Contini, i cui familiari si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Filippo Cogotti. L’anziano era stato travolto dall’auto guidata da Michael Caboni nella via principale del paese mentre la attraversava nei pressi delle strisce pedonali. L’automobilista era poi scappato, aveva lasciato l’auto in campagna e si era recato a casa propria prima di presentarsi alla caserma dei carabinieri. Sottoposto ai test del sangue, era risultato positivo alla cocaina.
