La Nuova Sardegna

Oristano

Trasporto disabili a scuola ora prevale il buon senso

Trasporto disabili a scuola ora prevale il buon senso

La Provincia supera le incertezze della Regione e estende la platea dei beneficiari Usufruiranno del servizio i residenti e chi frequenta le scuole del territorio

18 ottobre 2017
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ORISTANO. La bella notizia è che la Provincia, ha deciso di attivare il servizio di trasporto scolastico anche per gli alunni disabili che risiedono nell’Oristanese, ma che frequentano istituti di istruzione fuori dai confini provinciali.

La cattiva notizia, almeno in parte, è che la decisione del commissario straordinario Massimo Torrente potrebbe venir modificata se e quando la Regione dovesse decidere di scrivere linee di indirizzo per il trasporto scolastico in contrasto con la scelta della Provincia, che a quel punto si vedrebbe costretta a revocare la precedente decisione.

Tutto nasce da una comunicazione che la provincia del Sud Sardegna aveva inviato alla famiglia di uno studente disabile residente in un centro del Sarcidano scrivendo che il servizio non poteva essere attivato, perché il ragazzo frequentava un istituto che ricadeva nel territorio di Oristano.

La scelta della provincia di Oristano, informata per conoscenza, è stata di chiedere lumi alla Regione. Gli uffici dell’assessorato alla pubblica istruzione, «informalmente», scrive il commissario Torrente, hanno però ribadito che i fondi per ciascuna Provincia sono assegnati in base agli alunni frequentanti e non residenti, perché gli elenchi sono quelli del ministero dell’Istruzione e a quelli bisognava fare riferimento.

A questo punto nasce un contenzioso tra Provincia e Regione, incentrato su chi debba beneficiare del servizio erogato dalla Oristano: quelli residenti nel territorio della Provincia o coloro che frequentano le sue scuole? Il punto dirimente è che lo scorso settembre la Provincia aveva deciso di favorire gli studenti, anche non residenti che frequentano le scuole in Provincia, ma così facendo doveva necessariamente sfavorire quelli, pur residenti qui, che frequentavano fuori dalla Provincia. Il disagio per la scelta assunta si è subito dimostrato con proteste dei genitori, e gli uffici della Regione, posti di fronte al dilemma hanno espresso dubbi (diplomatici si direbbe), senza però esporre linee chiare di comportamento. E così la provincia, in attesa delle linee guida, a seguito anche di precedenti provvedimenti della giustizia amministrativa, ha pensato bene di attivare il servizio di trasporto scolastico per tutti gli alunni, residenti in Provincia o frequentanti un istituto provinciale. Una scelta di buon senso e onesta, comunque a favore delle famiglie e in attesa delle future linee guida.

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