La Nuova Sardegna

Oristano

i consigli dell’aci 

«Bisogna illuminare meglio i passaggi riservati ai pedoni»

di Roberto Petretto
«Bisogna illuminare meglio i passaggi riservati ai pedoni»

ORISTANO. All’Automobil club d’Italia, come dice il nome, di auto se ne intendono. Tanto che anni fa proposero anche un progetto di viabilità all’amministrazione comunale che poi venne ripreso...

25 ottobre 2017
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ORISTANO. All’Automobil club d’Italia, come dice il nome, di auto se ne intendono. Tanto che anni fa proposero anche un progetto di viabilità all’amministrazione comunale che poi venne ripreso abbondantemente in alcuni interventi strutturali. Di fronte al tiro a bersaglio che continua a colpire pedoni e ciclisti, anche all’Aci qualche ideuzza ce l’avrebbero. «Ci sarebbero alcuni accorgimenti - dice il presidente provinciale dell’Aci, Mario Maulu -. Il problema è che alcuni interventi hanno dei costi e non è detto che questo sia compatibile con le casse comunali».

A parte la questione della velocità a volte eccessiva degli automobilisti, secondo Maulu è necessario dare maggiore risalto visivo ai passaggi pedonali: «Gli incidenti si verificano spesso in condizioni difficili di illuminazione. Allora sarebbe opportuno illuminare meglio le strisce. Come è stato fatto, ad esempio, davanti all’ospedale San Martino. Si potrebbe anche pensare a sistemi moderni, a led, che illumino le strisce pedonali. Credo non si tratti di interventi troppo costosi».

Anche Maulu è d’accordo su aspetto: «I problemi maggiori si registrano in via Cagliari. È anche normale, visto che è la strada che deve sopportare il maggior volume di traffico». È quindi proprio sulla dorsale che attraversa la città che bisogna incentrare la maggiore attenzione, senza dimenticare le altre vie più trafficate. Con qualche accorgimento semplice: «Le strisce pedonali - prosegue il presidente dell’Aci - non vanno messe a ridosso dei parcheggi. I pedoni, che comunque devono prestare attenzione prima di attraversare, finiscono per essere nascosti dalle auto e i conducenti delle vetture che sopraggiungono finiscono con trovarseli di fronte all’improvviso».

Mario Maulu ricorda poi un problema annoso: «In molte zone della città le strisce sono poco visibili nelle ore di scarsa luce, all’imbrunire o all’alba. Molto spesso le fronde degli alberi coprono i lampioni e quindi si accentuano le condizioni di pericolo». Ma i guai nella cura della viabilità non riguardano solo il Comune: «Anche molte strade provinciali - ricorda il presidente provinciale dell’Automobil club d’Italia - presentano situazioni di rischio. Si percorrono spesso strade che non hanno la delimitazione delle strisce, neppure di quella di mezzeria. Allora viaggiare di notte diventa ancora più pericoloso. Un tempo si facevano incontri con i vari enti e le varie autorità per segnalare i problemi: quando si arrivava alla Provincia la risposta era sempre che non c’erano soldi. Quando la situazione è questa, è difficile trovare soluzioni».

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