La Nuova Sardegna

Oristano

Programmi territoriali, i Comuni già in ritardo

di Francesco G. Pinna
Programmi territoriali, i Comuni già in ritardo

Le aggregazioni degli enti locali non sono state ancora tutte costituite L’assessore regionale Paci: «Presentate progetti fattibili e con tempi realistici»

25 ottobre 2017
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TERRALBA. Parte col freno a mano tirato la manifestazione d'interesse presentata dall'Unione dei Comuni Terralbese (Terralba, Arborea, Marrubiu, San Nicolo' d'Arcidano e Uras) in associazione con la costituenda Unione dei Comuni del Linas per l'accesso ai fondi messi sul piatto dalla Regione per la Programmazione territoriale. A rallentare il cammino dell'associazione è proprio il ritardo accumulato dai Comuni del Linas (Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini e Villacidro) nel percorso per la costituzione dell'Unione.

La volontà di arrivare al traguardo è stata confermata lunedì pomeriggio dai sindaci dei quattro paesi nel corso del tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale convocato a Terralba dall'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci.

Ed è stato proprio l'assessore Paci a mettere fretta ai partner dell'associazione spiegando che nel resto dell'isola la concorrenza è molto più avanti, che i soldi hanno una scadenza e che Unione europea e Stato italiano vogliono una “spesa veloce”. «Presentate progetti fattibili e cantierabili che non richiedano troppe lungaggini burocratiche», ha spiegato ancora confermando il giudizio positivo sulla manifestazione d'interesse elaborata col supporto del Cirem dell'Università di Cagliari e suggerendo, tanto per fare un esempio, di lasciar perdere i progetti che hanno a che fare con i vincoli idrogeologici perché creano un sacco di problemi e richiedono tempi lunghi. L'assessore Paci ha anche dettato una sorta di tabella di marcia.

Al tavolo istituzionale seguiranno a brevissimo i tavoli tecnici per la definizione dell'Accordo di programma e poi nel giro di pochi mesi la firma della convenzione con la delega agli enti attuatori. A quel punto, l'Associazione delle due Unioni avranno tre anni di tempo per realizzare i progetti. A Terralba non si è entrati nel merito dei singoli progetti, che dovranno comunque rispondere agli obiettivi di promozione dello sviluppo coniugando tradizione e innovazione indicati nella manifestazione di interesse. Più in dettaglio riguarderanno in particolare il settore delle infrastrutture, come irrigazione, strade, energia e banda larga, e dall'altra quella dei servizi alla persona, come viabilità e trasporto pubblico locale, servizi per l'infanzia e assistenza sanitaria, con l'obiettivo anche di contrastare lo spopolamento. questa tendenza non riguarda solo le zone interne, hanno spiegato i presidenti delle due Unioni Andrea Santucciu e Giuseppe De Fanti e alcuni sindaci dei comuni interessati, ma anche i territori che si affacciano sul mare, come quelli del Terralbese e del Linas, che insieme contano 60 chilometri di costa e una popolazione scesa sotto i 64 mila abitanti distribuiti su 1.026 chilometri quadrati.

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