La Nuova Sardegna

Oristano

ZONE UMIDE 

Quattro milioni per interventi di conservazione

di Michela Cuccu

ORISTANO. Sarà la Fondazione svizzera Mava a finanziare per 4milioni di euro un progetto che entro il 2022 riporterà le condizioni idrauliche ottimali nelle zone umide dell’Oristanese. È stato...

27 ottobre 2017
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ORISTANO. Sarà la Fondazione svizzera Mava a finanziare per 4milioni di euro un progetto che entro il 2022 riporterà le condizioni idrauliche ottimali nelle zone umide dell’Oristanese. È stato infatti scelto, fra 32 concorrenti, il progetto Maristanis, della Fondazione italiana MedSea. Sei anni di lavoro e 4milioni di euro di investimento, consentiranno di intervenire in un bacino compreso fra 12 Comuni a cavallo fra le province di Oristano e del Medio Campidano (San Vero Milis, Riola Sardo, Nurachi, Cabras, Oristano, Santa Giusta, Palmas Arborea, Arborea, Terralba, Guspini, Arbus e Cuglieri) con una popolazione di 80mila abitanti, sei siti Ramsar, per un totale di 10.206 ettari in quasi 25mila ettari di mare dell’Area marina protetta del Sinis – Maldiventre, 10 siti di interesse comunitario, 7 zone di protezione speciale, aree della Rete Natura 2000, che è anche il principale strumento della politica dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità. La tutela degli habitat marino costieri che includono i sistemi dunali e le praterie di posidonia, assieme al riequilibrio idraulico saranno gli interventi principali per rendere più resistente ai cambiamenti climatici l’intera zona costiera. Fra gli interventi, trova spazio anche un progetto per favorire i metodi di pesca tradizionali e artigianali per la salvaguardia delle specie a rischio di estinzione come tartarughe marine e uccelli migratori. «Una migliore gestione delle risorse delle zone umide – si legge in un comunicato diffuso da MedSea – potrà creare nuove opportunità economiche nei settori della pesca, dell’acquacultura, dell’agricoltura, dell’ecoturismo e nuovi posti di lavoro. Un altro importante obbiettivo è la tutela e conservazione del patrimonio storico-architettonico legato alla storia delle zone umide e la messa in valore dei paesaggi».

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