La Nuova Sardegna

Oristano

Ponte di Santa Chiara, i lavori li paga la Provincia

di Maria Antonietta Cossu
Ponte di Santa Chiara, i lavori li paga la Provincia

Ula Tirso, l’amministratore straordinario dell’ente ha rassicurato i sindaci La cifra impiegata sarà però sottratta ad altri interventi sulla rete viaria

28 ottobre 2017
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ULA TIRSO. In primavera tir e autobus torneranno a transitare sul ponte di Santa Chiara. Il viadotto chiuso al traffico pesante da più di sei mesi a causa delle gravi lesioni riscontrate all’altezza di una delle spalle sarà messo in sicurezza. Sull’intervento reclamato da tempo dagli amministratori della zona c’è l’impegno formale del commissario straordinario della Provincia.

In un recente incontro con una delegazione istituzionale del Barigadu e del Guilcer, Massimo Torrente ha assicurato che oltre ai 65mila euro impegnati per la progettazione, l’ente intermedio si farà carico anche della copertura finanziaria dell’opera, stimata in 450mila euro circa. Le risorse saranno recuperate dal fondo di 4.600.000 euro trasferiti dalla Regione per la manutenzione straordinaria della viabilità di tutto l’Oristanese. Altri 2.800.000 euro sono iscritti in bilancio con la stessa finalità. Ciononostante non sarà possibile evitare di ridurre il budget destinato al resto della rete viaria, dal momento che né l’ente intermedio né le due Unioni di Comuni hanno ottenuto risorse aggiuntive dalla Regione.

«Questo costringerà l’amministrazione provinciale a rivedere, suo malgrado, il piano degli interventi», è stato detto durante il confronto che pochi giorni fa ha riunito nel palazzo della Provincia Massimo Torrente, i tecnici Giuseppe Orrù e Piergiorgio Careddu, i presidenti delle Unioni Giovanni Orrù e Alessandro Defrassu, il sindaco di Ula Tirso Ovidio Loi e il collega di Sorradile Pietro Arca.

Il commissario ha comunque assicurato che sarà eseguita la manutenzione della rete viaria nel resto del territorio dando priorità ai tratti più sconnessi e gravati da un rischio reale per la sicurezza degli automobilisti.

Palpabile la soddisfazione degli amministratori locali, che a più riprese avevano sollecitato i lavori di consolidamento con l’obiettivo di rimuovere quanto prima le limitazioni di portata. «Le restrizioni alla circolazione stradale stanno causando un certo danno economico per via dell’aggravio dei costi di trasporto delle merci determinato dal tragitto più lungo cui obbligano i percorsi alternativi - ha detto il presidente dell’Unione del Barigadu Giovanni Orrù -. L’impegno assunto dalla Provincia è un fatto positivo e confidiamo che siano rispettati i tempi convenuti per l’esecuzione dell’intervento, anche perché questo non sarà particolarmente invasivo».

L’operazione di messa in sicurezza consisterà principalmente nello smantellamento e nella ricostruzione della soletta localizzata all’estremità del ponte in direzione di Busachi e Ula Tirso e del contestuale inserimento dei giunti dilatatori, che fungono da ammortizzatori.

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