La Nuova Sardegna

Oristano

Avis, la bolletta dell’acqua è salata

Avis, la bolletta dell’acqua è salata

Alla sezione comunale addebitati 3mila euro: la sede equiparata a un ospedale

01 novembre 2017
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CUGLIERI. La sezione comunale dell’AVIS lamenta un debito con Abbanoa di tremila euro, anche se in parte già saldati per evitare il distacco del contatore. L’Avis ha fatto presente alla società che gestisce la rete idrica che è stata applicata una tipologia contrattuale troppo onerosa, essendo stata la loro sede equiparata ad un ospedale, quindi sia la tariffa fissa ( che non tiene conto del consumo di acqua ) che la tariffa sui metri cubi d’acqua consumati effettivamente è molto alta rispetto al bilancio, generando cosi un debito insostenibile, a fronte di un consumo annuale di neanche 10 metri cubi. Il direttivo del sodalizio ha fatto presente che l’associazione è composta da volontari, non ha fini di lucro ma svolge l’importante compito di reperire scorte di sangue sempre insufficienti. L’attività che si svolge a Cuglieri è quella di organizzare ogni anno almeno quattro incontri per la raccolta del sangue, quindi la sede è poco utilizzata come dimostra il consumo annuale dell’acqua; l’Avis provinciale dà un contributo che viene utilizzato esclusivamente per garantire l’assistenza ai soci donatori e per realizzare eventi per divulgare il messaggio della donazione. Tuttavia il debito è stato saldato per un terzo in seguito a numerosi solleciti ed al passaggio ad una società di recupero crediti, proprio per evitare che il contatore venisse distaccato definitivamente, ma soprattutto per evitare la rivalsa di Abbanoa sulle persone del direttivo della sezione comunale; insieme a questo saldo è stata mandata una richiesta ad Abbanoa per poter rivedere insieme la tipologia contrattuale evitando di essere paragonati ad una struttura ospedaliera che quotidianamente è soggetta a grossi consumi d’acqua, cosa completamente diversa da una sede che viene utilizzata pochissime volte l’anno. L’Avis di Cuglieri chiede di pagare solo i consumi effettivi secondo una tariffa sostenibile, ed una rateizzazione dell’importo restante; il debito fino ad ora accumulato potrebbe distogliere il direttivo e tutti i soci dal perseguimento del fine solidale che caratterizza l’ente. Abbanoa da parte sua invita l’Avis di Cuglieri a compilare ed inviare il modulo predisposto dalla stessa società per l’agevolazione sul deposito cauzionale riservato a tutte le Onlus, tra le quali rientra anche l’Avis. Dal 2014 Abbanoa aveva messo in atto questo tipo di agevolazione, che consente di abbattere il deposito cauzionale per le Onlus da 959,46 a 132,24 euro. Gli importi sono calcolati in base al fatturato medio per tipologia d’utenza che, nel caso delle Onlus, rientra nella tipologia delle utenze di Pubblica utilità, che comprende anche ospedali, caserme che hanno consumi alti: per questo motivo Abbanoa ha introdotto l’agevolazione per le associazioni di no profit che hanno consumi bassi. Per le tariffe applicate, non è Abbanoa a stabilirle; ma, sottolinea il gestore unico, vengono normate a livello nazionale dall’Aeegsi e definite a livello regionale dall’Egas).

Angelica Manca

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