La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa e Tresnuraghes, nei cimiteri furti di vasi in rame

Bosa e Tresnuraghes, nei cimiteri furti di vasi in rame

Numerose le segnalazioni prima della ricorrenza dei defunti Ad alcune donne sono state anche rubate le borsette

01 novembre 2017
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BOSA. Probabilmente nessuno presenterà una denuncia: chi andrebbe dai carabinieri per lamentare il furto di un vaso (a meno che non sia della dinastia Ming)? Quasi nessuno. E i ladri seriali che in questi giorni stanno imperversando nei cimiteri di Bosa e Tresnuraghes puntano di certo anche su questo, oltre che sulla scarsa sorveglianza in un luogo dove a tutt’altro si dovrebbe pensare invece che a difendersi dai furti.

Niente denunce, ma lamentele diffuse, passaparola, mugugni. Con la sorpresa di trovare spesso qualche interlocutore che dice: “Ma sai che è capitato anche a me?”. Nei giorni che precedono le celebrazioni in onore dei defunti, l’attenzione delle persone è più alta e i cimiteri diventano luoghi più affollati. In moltissimi hanno così fatto la scoperta di essere stati derubati. Il bottino è composto soprattutto dai vasetti interni che vengono sistemati all’interno dei vasi più grandi in ceramica o in marmo. I vasetti interni sono, solitamente, realizzati in rame, sono evidentemente un reperto ambito, che vanta un buon mercato. E così, nelle ultime settimane, ne sarebbero spariti a decine. O forse i furti risalgono anche a periodi precedenti e sono stati scoperti solo in questi giorni in cui i parenti dei defunti si recano in cimitero per sistemare le tombe.

Sembra che i custodi del cimitero di Tresnuraghes abbiano anche beccato qualcuno con le mani nel sacco, ma non si sa se poi la cosa ha avuto un seguito.

I furtarelli nei cimiteri non sono un fatto nuovo: a volte sparisce qualche secchio, qualche innaffiatoio, qualche mezzo di fiori. Poca roba, di solito. Ora il fenomeno sembra essere più diffuso e massiccio. E c’è anche chi ha segnalato furti anche più importanti. A Bosa qualche signora che aveva appoggiato la borsetta in modo da avere mano libera per ripulire e sistemare le tombe dei congiunti, al momento di andarla a riprendere non l’ha più trovata.

Insomma, sembra che non si possa stare in pace neanche al cimitero.

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