La Nuova Sardegna

Oristano

Centro migranti, polemiche a Bonarcado

Centro migranti, polemiche a Bonarcado

L’opposizione in una assemblea contesta il sindaco: «Era informato ma non ci ha detto nulla»

03 novembre 2017
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BONARCADO. La minoranza consiliare non nasconde le proprie perplessità circa il modo con cui il sindaco Franco Pinna e la sua maggioranza, avrebbero gestito la questione relativa al possibile arrivo dei migranti a “Su Lare”, la struttura appena fuori dal centro abitato, rilevata dalla cooperativa il Seme e dall’azienda Columbargia di Tresnuraghes, fatta oggetto di un atto vandalico lo scorso mese di maggio. «Come capogruppo di minoranza non posso che essere basita dopo l’assemblea di martedì scorso – ha detto Antonella Sanna – anche noi, come il resto della popolazione siamo stati tenuti all’oscuro di tutto; il sindaco ha sempre dichiarato di non avere nessuna informazione relativamente alla creazione di un Cas a “Su Lare”, invece in assemblea ha dichiarato di esserne a conoscenza da un anno e che i proprietari della struttura lo hanno contattato anche a maggio 2017. La responsabile del Dipartimento Welfare e delle politiche sociali dell’Anci Sardegna, Daniela Sitzia è stata chiarissima su tutto nonché sulla modalità di attuazione delle norme di salvaguardia ed è emerso in modo chiara come, senza la raccolta firme, probabilmente non avremmo avuto nessuna assemblea popolare e sindaco e maggioranza avrebbero probabilmente continuato a dire di essere all’oscuro di tutto. Non lo trovo un atteggiamento corretto mettere la popolazione alle strette in questo modo». Molti di quelli dei presenti all’incontro tenutosi l’altra sera, nonostante le rassicurazioni ricevute da Sitzia e da Pinna, considerano il possibile arrivo dei migranti, a prescindere dal numero, un’imposizione calata dall’alto, senza che qualcuno si sia preoccupato di ascoltarli. Stefania Piredda, consigliera di minoranza, dice: «Se non mi fossi attivata io, facendo firmare una petizione per chiedere un’assemblea popolare, finalizzata a informare i cittadini circa le voci che davano per imminente l’arrivo di 65 migranti a Bonarcado, non sarebbe accaduto nulla». Franco Pinna ritiene di aver spiegato in maniera esaustiva la questione: «Nessuno mi ha informato dell’arrivo né di 65 né di un solo migrante a Bonarcado. Se questo dovesse accadere sarà il prefetto, come prevede la legge, a informarmi tempestivamente”. Di sicuro, per adesso, c’è soltanto il fatto che il sindaco, come ha spiegato lui stesso, si è mostrato possibilista circa l’adesione del Comune al progetto Sprar, «che prevede una serie di clausole molto chiare e restrittive che i migranti sono tenuti ad osservare».(p.m.)

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