La Nuova Sardegna

Oristano

Mercato immobiliare, avanti adagio

di Michela Cuccu
Mercato immobiliare, avanti adagio

Volume medio di vendita cresciuto del 10 per cento in un anno, ma l’offerta deve adeguarsi a una crisi ancora presente

05 novembre 2017
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ORISTANO. Era tutto previsto: il calo dei tassi di interesse sui mutui ha fatto salire sensibilmente il mercato immobiliare. Significa che si vendono e si acquistano più case.

Tutto bene, forse. Perché ad un aumento del volume di vendita non corrisponde quello del prezzo. Insomma, il valore di compravendita degli immobili in città continua a diminuire e anche tanto.

Se infatti, secondo quanto affermato da Immobiliare.it ad agosto di quest’anno per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media 1.292 euro per metro quadro, contro i 1.172 dell’anno precedente, con un aumento in dodici mesi del 10,31, per le agenzie operanti in città e provincia, il quadro reale non è esattamente lo stesso.

«Le rilevazioni spesso si basano sulla lettura degli annunci di vendita, ma dall’annuncio alla chiusura del contratto il prezzo scende, spesso molto sensibilmente», spiega infatti Giovanni Pinna dell’Immobiliare Pinna & Brunzu. «Possiamo dire che i prezzi degli immobili continuano invece a scendere in media del 3,5 per cento all’anno».

Insomma, case progressivamente meno care. Luca Spanu, di Tecnocasa, lo conferma. «Le vendite sono in aumento – dice – ma i prezzi per il singolo immobile continuano a tenersi medio-bassi. Tutto questo è legato alla realtà del mercato, che nel caso di Oristano, è determinato da un potere d’acquisto decisamente inferiore ad altre città».

Spanu fa un classico esempio di questa prospettiva. «Raramente troviamo acquirenti che hanno a disposizione un budget superiore ai 150mila euro, che non è legato unicamente alla concessione del mutuo bancario, ma anche alla disponibilità di liquidi nella fase della stipula del contratto. Insomma: nella fase iniziale devi avere a disposizione almeno di 30mila euro». Si tratta della liquidità che serve per la caparra e le spese. Questi soldi però non possono essere chiesti a loro volta in prestito: il rischio è infatti non vedersi concedere il mutuo».

Anche secondo Tonia Sulis, della Domos Immobiliare «i prezzi continuano a scendere mentre le vendite sono in aumento». Secondo l’agente «quello di Oristano è un mercato molto diverso rispetto ad altri contesti. Mediamente nell’isola crisi e ripresa arrivano con uno scarto di cinque anni rispetto alla penisola. Qui bisogna fare i conti con una realtà economica molto differente, con possibilità di spesa inferiori. I prezzi degli immobili sono destinati a scendere ulteriormente, nel frattempo, sugli acquirenti influisce notevolmente il timore per una crisi di difficile esito. Per questo motivo anche chi potrebbe acquistare casa subito ci pensa più di una volta e spesso rimanda la scelta a momenti ritenuti più vantaggiosi».

Il mercato degli immobili, comunque nel capoluogo va lentamente riprendendosi, dopo lunghi anni di calma piatta per non dire di crisi profonda.

In ogni caso si tratta di un mercato, qui come altrove, influenzato anche da diversi fenomeni che vanno da un indice di occupazione fra i più ridotti nell’isola a un accentuato calo demografico che si coniuga con una età media della popolazione tra le più alte della Sardegna. Tutti fattori che impediscono al mercato di intraprendere quella risalita presente nelle piccole città del centro e del sud.

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