La Nuova Sardegna

Oristano

FORDONGIANUS 

Simposio sul culto dei morti

Due giorni di studi a partire dalla civiltà dei sardi fino al Medioevo

18 novembre 2017
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FORDONGIANUS. È il filo rosso che unisce le civiltà di tutto il mondo: il culto dei morti, da tre lustri materia di approfondimento e confronto per storici, etnologi e antropologi nel simposio “Il culto dei morti. Miti, eroi e personaggi in Sardegna e nel Mondo”, organizzato dall’associazione A Cuncordia. Quest’anno il sodalizio culturale si è avvalso della collaborazione dell’università di Cagliari, a partire dagli albori della civiltà dei Sardi ai primi del Novecento passando per il Medio Evo. E proprio dall’Età di mezzo comincia l’excursus storico della due giorni in programma oggi e domani alle 15,30 al Grand Hotel Terme Sardegna. Aprirà Paolo Maninchedda con la formula d’intronizzazione dei giudici sardi. Andrea Cannas proporrà un originale ritratto di Eleonora d’Arborea attraverso le riscritture della giudicessa fatte da Giuseppe Dessì e Sergio Atzeni. Seguirà il contributo di Francesco Sedda sulla distruzione mitica della realtà storica di “Arbarè”. Chiuderà il coordinatore Duilio Caocci, che parlerà delle origini dei Sardi ricostruite dagli storiografi del ‘500. Nella seconda giornata, coordinata da Enrico Cardesi, sarà analizzato il tema dell’eutanasia partendo dalla figura dell’ accabadora e dalla sua trasposizione nel ruolo di antieroina nella narrativa e nella finzione cinematografica, argomento curato da Myriam Mereu. Ciro Parodo svolgerà la relazione sulla metamorfosi floreale del mito eroico basata sullo studio del sepolcro gentilizio in cui fu deposta Atilia Pomptilla. L’ultimo contributo è di Raimondo Zucca, dell’università di Sassari, che traccerà un parallelo tra gli eroi di Monte Prama e il culto del semidio greco Ercole.(mac)

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