La Nuova Sardegna

Oristano

febbre del nilo 

Fuori pericolo la donna ricoverata

Intanto sono stati ritrovati uccelli morti risultati positivi al virus

21 novembre 2017
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ORISTANO. La preoccupazione rimane alta, ma l’abbassamento delle temperature e le buone notizie arrivate dall’ospedale San Martino riportano un po’ di sereno sulla questione febbre del Nilo. L’anziana di Zeddiani che qualche settimana fa era stata ricoverata per le conseguenze generate da un pizzico di zanzara infetta che le aveva trasmesso la febbre del Nilo, ha potuto lasciare l’ospedale di Oristano e far rientro a casa propria in condizioni che ormai non destano più pericolo. Le dimissioni sono di qualche giorno fa e sono avvenute comunque dopo un ricovero durato oltre trenta giorni, nei quali è stato assai elevato il rischio che il quadro clinico molto instabile potesse ulteriormente peggiorare causando addirittura il decesso della paziente. Fortunatamente il ricovero ha avuto esiti positivi e, giorno dopo giorno, la situazione è migliorata.

Il livello di guardia rimane comunque alto nonostante l’abbassamento recente delle temperature dovrebbe aver giocato a favore della cessazione del pericolo, dal momento che il clima rigido dei giorni potrebbe aver contribuito in maniera decisiva ad ammazzare le zanzare e tra queste anche quelle infette. Eppure, nei giorni scorsi, una cornacchia ritrovata morta alle porte di Oristano era stata esaminata ed era risultata positiva al virus trasmesso da una zanzara infetta attraverso una puntura. Per questo motivo Oristano è sotto osservazione, tanto che il sindaco aveva emesso un’ordinanza affinché si osservino comportamenti corretti e si eviti così il proliferare delle zanzare, in attesa che l’inverno faccia il resto.

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