La Nuova Sardegna

Oristano

Irregolarità nel Cas, i migranti di Cabras trasferiti a Samugheo

di Piero Marongiu
Irregolarità nel Cas, i migranti di Cabras trasferiti a Samugheo

Una quarantina erano ospitati da un anno al Tgroup Questura e Prefettura: «Norme contrattuali non rispettate»

21 novembre 2017
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CABRAS. Non c’è nessuna operazione misteriosa intorno al trasferimento, peraltro ancora in fase di perfezionamento, dei migranti, una quarantina in tutto, ospitati al Tgroup da poco più di un anno. «Fin dallo scorso mese di marzo – spiega il Questore di Oristano Giovanni Aliquò – all’interno dell’ufficio immigrazione, opera un gruppo ispettivo che ha il compito di effettuare i controlli nei Cas della provincia. Attività che viene svolta regolarmente, finalizzata a verificare se gli ospiti sono trattati secondo le regole sia sotto il profilo umano che in quello relativo alle norme igienico sanitarie». E sarebbe stato proprio durante uno di quei controlli che sarebbero emerse irregolarità di diverso genere nella gestione dei migranti, motivo per cui sarebbe scattato il provvedimento di trasferimento degli stessi e la contestazione di mancato rispetto delle norme contrattuali al gestore della struttura. «Il nostro compito – spiega il Questore Aliquò – è quello di fare i controlli e segnalarli, i provvedimenti successivi vengono presi dalla prefettura». Controlli che avrebbero evidenziato, come le ha definite il Questore ,«gravi irregolarità igieniche e in materia di disciplina del lavoro». Irregolarità di cui sono a conoscenza anche gli altri enti interessate, come l’ispettorato del lavoro, la Asl e la Guardia di Finanza. «L’attività ispettiva – prosegue il Questore – viene svolta regolarmente non soltanto per appurare il corretto rispetto delle norme intercorrenti tra l’amministrazione e i gestori dei Cas, ma soprattutto per verificare che ai migranti venga dato quanto previsto e siano rispettati umanamente, perché di esseri umani in difficoltà stiamo parlando». Tra gli ospiti del Tgroup, fanno sapere dalla prefettura, è esclusa la presenza di minori non accompagnati. Quindi tutti adulti, che non andranno in sovrannumero nelle altre strutture, ma saranno trasferiti tutti nei Cas che hanno ancora disponibilità di accoglienza presenti nella provincia. Le destinazioni verso cui sono stati destinati, per il momento, non vengono rese note; un gruppo però, difficile sapere quanti, dovrebbe andare a Samugheo gli altri saranno ridistribuiti comunque nella provincia. Le ispezioni nei Cas (centri di accoglienza straordinaria) della provincia proseguiranno anche in futuro e se verranno riscontrate inadempienze i gestori ne risponderanno, così come previsto dalle norme contrattuali. La presenza dei migranti, considerata eccessiva da molti, sta creando qualche problema di convivenza tra gli ospiti delle strutture e i residenti.

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