La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, la tassa di soggiorno si pagherà da febbraio

Bosa, la tassa di soggiorno si pagherà da febbraio

Domani la decisione del consiglio comunale. Importo massimo di 1,5 euro I soldi raccolti serviranno per potenziare l’offerta e la promozione turistica

30 novembre 2017
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BOSA. Svolta sulla tassa di soggiorno: la proposta di istituzione e l’esame e approvazione del relativo regolamento figurano all’ultimo punto all’ordine del giorno nella riunione di consiglio comunale convocata il 30 novembre dalle 17 nell’aula consiliare di piazza Carmine. Quattro i cardini nell’assemblea di fine mese indetta dal sindaco Luigi Mastino: esame e approvazione del regolamento sulla Consulta del volontariato; programmazione comunale Servizi Sociali nel triennio 2017-2019; ratifica di alcune deliberazioni della giunta comunale in merito a variazioni d’urgenza al bilancio di previsione finanziario. Questi gli argomenti che precedono la discussione sulla tassa di soggiorno, che sarà probabilmente presentata nelle linee essenziali e sui punti nodali dall’assessore al turismo Alfonso Campus. Argomento più volte emerso nel dibattito cittadino, di cui già da qualche tempo si è però concretamente interessata la commissione Statuto e Regolamenti, quello della tassa di soggiorno. Con la commissione che ha dialogato con gli operatori del settore dell’accoglienza, prima di arrivare al regolamento da presentare in consiglio. La tassa dovrebbe entrare in vigore già da febbraio. Il peso monetario sugli ospiti sarà diversificato a seconda della struttura prescelta dal cliente. Più alto in albergo, si parla di cifre nell’ordine dell’euro e mezzo giornaliero a persona nelle strutture fino a tre stelle. Meno in quelle extralberghiere, nelle aree attrezzate di sosta o nelle case che offrono la locazione turistica, con costi fra l’euro ed i cinquanta centesimi a testa al giorno. Comunque al massimo per una settimana di permanenza per tutti. In sostanza, come in altre realtà dell’isola che hanno adottato questo sistema, i titolari delle strutture di accoglienza faranno da tramite, consegnando alle casse dell’amministrazione civica quanto versato dai clienti come tassa di soggiorno. A sua volta il Comune impegnerà questi fondi nella promozione e valorizzazione turistica della città. Un piccolo contributo, per chi sceglierà la città del Temo come meta delle vacanze. Mentre le somme raccolte dovrebbero finalmente venire incontro ad esigenze che le magre risorse comunali non sono finora riuscite a garantire in maniera costante. Ad esempio quella dell’apertura di un qualificato ufficio turistico, una delle richieste più volte avanzate dagli operatori e che spesso arriva dai visitatori.

Alessandro Farina

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