La Nuova Sardegna

TERRALBA. Condannato in primo grado, assolto in secondo. La giurisprudenza modifica col tempo la propria visione di certi comportamenti e così per il giovane Federico Dessì, più volte agli onori della cronaca in questi ultimi anni, arriva un’assoluzione di fronte ai giudici della Corte d’appello dopo che la sentenza emessa al tribunale di Oristano al termine del processo per direttissima era stata a lui sfavorevole. Federico Dessì, difeso dall’avvocato Giampietro Fadda, era stato arrestato e condannato a dieci mesi per il furto di una bicicletta e per la violazione degli obblighi collegati alla misura di sorveglianza speciale alla quale era sottoposto. Proprio per questo secondo reato è stato presentato l’appello al termine del quale la difesa ha visto prevalere le proprie ragioni. Sulla scorta di nuova giurisprudenza che segue le direttive della Corte Europea per i diritti dell’uomo, la violazione dell’obbligo della misura di sorveglianza speciale non va più considerato alla stregua di un reato. (e.c.)