La Nuova Sardegna

Oristano

in quattro sotto accusa 

Sfratto ad Arborea il processo va avanti con un nuovo sit in

ARBOREA. Il copione è il medesimo di qualche giorno fa. In aula si svolge l’udienza, all’esterno del tribunale prende vita una manifestazione di Sardigna Natzione. È il modo di mostrare solidarietà...

05 dicembre 2017
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ARBOREA. Il copione è il medesimo di qualche giorno fa. In aula si svolge l’udienza, all’esterno del tribunale prende vita una manifestazione di Sardigna Natzione. È il modo di mostrare solidarietà ai quattro attivisti sotto processo per le vicende legate allo sfratto della famiglia Spanu.

Non solo protesta. Tra i testimoni chiamati a deporre dal pubblico ministero Giuseppe Scarpa e dall’avvocato difensore Piergavino Paolini c’è infatti anche il leader di Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu. Assieme agli altri ha così contribuito a ricostruire i momenti agitati in cui un nutrito gruppo di militanti partecipò alle azioni di solidarietà e contestazione per quanto stava avvenendo nella proprietà della famiglia Spanu nelle campagne di Arborea. Gli Spanu, oberati dai debiti nei confronti delle banche, avevano subito un procedimento di sfratto dopo che la loro casa era stata pignorata e venduta all’asta. Gli attivisti del movimento antisfratto cercarono di fermare gli ufficiali giudiziari, tanto che questi ultimi riuscirono a intervenire solamente con l’aiuto delle forze dell’ordine. Fu in quel frangente che fu arrestato il militante Efisio Lubrano e che si generarono i fatti per cui ora si ritrovano davanti al giudice i compagni di lotta politica Piero Argiolas, Zoe Aramu, Vincenzo Bodano e Fabrizio Fadda. A quest’ultimo viene contestato l’oltraggio con l’aggravante del razzismo perché avrebbe pronunciato una frase all’indirizzo delle forze dell’ordine di carattere antisemita. La difesa sostiene che le parole non erano rivolte ai pubblici ufficiali, ma sarà argomento che verrà sviscerato nella requisitoria e nell’arringa fissate per 9 aprile, quando si discuterà anche della posizione degli altri tre imputati per resistenza. A Piero Argiolas e Zoe Aramu viene contestato il fatto di essersi sdraiati sulla strada in modo da impedire il passaggio alla pattuglia della polizia che trasportava la persona appena arrestata. Vincenzo Bodano avrebbe invece aperto lo sportello della volante della polizia. Secondo l’accusa voleva strappare ai poliziotti l’amico Efisio Lubrano. A fornire un quadro più chiaro ci penseranno anche i filmati che sono stati prodotti dalla difesa e acquisiti dal giudice Elisa Marras. (e.c.)

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