Sedilo, arriva il calendario dell’Ardia
L’almanacco del 2018 raccoglie i momenti più emozionanti dell’ultima edizione della cavalcata
10 dicembre 2017
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SEDILO. L’associazione Santu Antinu ha realizzato e distribuito nelle case dei sedilesi il nuovo calendario dedicato alla festa evocativa delle gesta del taumaturgo di Bisanzio.
L’almanacco 2018 è totalmente ispirato all’ultima edizione dell’Ardia. Sfogliandolo si ripercorrono le fasi più emozionanti e solenni del rito celebrato in due tempi: la cavalcata del 6 e 7 luglio e l’Ottava, onorata due domeniche dopo dai corridori.
Nella nuova pubblicazione dominano le immagini della corsa condotta dal cavaliere Giovanni Mureddu , che nella rappresentazione della battaglia di Ponte Milvio ha vestito i panni di Costantino Magno dopo un’attesa durata trent’anni; un onore e un onere condiviso con i vessilliferi Giovanni Norio e Fabrizio Delogu.
In un’alternanza di colori e chiaroscuri, a scandire i vari mesi dell’anno sono le foto che immortalano la consegna degli stendardi benedetti, la discesa da Su Frontigheddu e l’ingresso all’arco, la ripartenza da Sa Muredda verso il santuario con migliaia di occhi puntati addosso.
Nei mesi novembre e dicembre la corsa a cavallo cede il passo all’Ardia a piedi, dove oltre ai primi piani dei protagonisti (il primo alfiere Giuseppe Pes e i gregari Sergio Ciulu e Nicola Manca) s’impongono le sagome di centinaia di partecipanti immortalati nel tentativo di sfondare la barriera umana formata dalle scorte armate di bastoni.
Uno scatto emblematico, che esprime l’ essenza di una manifestazione (che sia quella a piedi o a cavallo) divisa tra sacro e profano. Per coglierne il lato più intimo è sufficiente uno sguardo all’istantanea di gennaio, che riprende mani sconosciute protese verso i vessilli benedetti di San Costantino.
Maria Antonietta Cossu
L’almanacco 2018 è totalmente ispirato all’ultima edizione dell’Ardia. Sfogliandolo si ripercorrono le fasi più emozionanti e solenni del rito celebrato in due tempi: la cavalcata del 6 e 7 luglio e l’Ottava, onorata due domeniche dopo dai corridori.
Nella nuova pubblicazione dominano le immagini della corsa condotta dal cavaliere Giovanni Mureddu , che nella rappresentazione della battaglia di Ponte Milvio ha vestito i panni di Costantino Magno dopo un’attesa durata trent’anni; un onore e un onere condiviso con i vessilliferi Giovanni Norio e Fabrizio Delogu.
In un’alternanza di colori e chiaroscuri, a scandire i vari mesi dell’anno sono le foto che immortalano la consegna degli stendardi benedetti, la discesa da Su Frontigheddu e l’ingresso all’arco, la ripartenza da Sa Muredda verso il santuario con migliaia di occhi puntati addosso.
Nei mesi novembre e dicembre la corsa a cavallo cede il passo all’Ardia a piedi, dove oltre ai primi piani dei protagonisti (il primo alfiere Giuseppe Pes e i gregari Sergio Ciulu e Nicola Manca) s’impongono le sagome di centinaia di partecipanti immortalati nel tentativo di sfondare la barriera umana formata dalle scorte armate di bastoni.
Uno scatto emblematico, che esprime l’ essenza di una manifestazione (che sia quella a piedi o a cavallo) divisa tra sacro e profano. Per coglierne il lato più intimo è sufficiente uno sguardo all’istantanea di gennaio, che riprende mani sconosciute protese verso i vessilli benedetti di San Costantino.
Maria Antonietta Cossu
