La Nuova Sardegna

Oristano

Mille voci contro il campo boe È l’ultimo giorno per i rilievi

di Simonetta Selloni
Mille voci contro il campo boe È l’ultimo giorno per i rilievi

San Vero Milis, un gruppo Facebook contro la concessione di una zona di 7.200 metri quadri di mare  Il sindaco Tedeschi: «Noi non siamo contrari, ma aspettiamo il parere della Soprintendenza»

11 dicembre 2017
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SAN VERO MILIS. C’è anche un gruppo Facebook che conta mille iscritti radunato sotto lo slogan di “Ci vogliono portare via anche il mare, no a un intervento calato dall’alto”. Contro la realizzazione di un campo boe che il Circolo nautico Su Pallosu con sede a Riola Sardo vorrebbe realizzare davanti alla spiaggia che porta lo stesso nome, c’è ormai un forte movimento. Il Circolo nautico ha avuto il via libero dall’assessorato regionale agli Enti locali: una concessione della durata di sei anni che riguarda 7mila e 200 metri quadri per realizzare 32 ormeggi per imbarcazioni. Ma il progetto incontra sulla strada l’opposizione non solo dei mille che hanno dato vita al gruppo Facebook, ma di altri soggetti che da subito hanno guardato la concessione con sospetto. A partire dalla Soprintendenza ai beni archeologici per Cagliari e Oristano, che aveva chiesto al Demanio chiarimenti sulla concessione. L’area interessata dal campo boe è al centro di studi archeologici perché in quel tratto di mare sarebbe stato individuato “Koracodes portus”, l’antico porto. Alla Soprintendenza ha chiesto quindi un parere l’amministrazione comunale di San Vero, «ma ancora non lo abbiamo ricevuto», sottolinea il sindaco Luigi Tedeschi. Lo stesso sindaco ha quindi avviato un procedimento previsto dallo Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia, invitando tutti i potenziali interessati a partecipare presentando osservazioni. Proprio oggi scade il termine per la presentazione dei rilievi. Il gruppo Fb da solo, ha depositato oltre 40 pagine con 33 fotografie. Ma sulla vicenda si è mosso anche il Gruppo di intervento giuridico chiedendosi, attraverso il portavoce Stefano Deliperi, «cosa potrà accadere all’ambiente marino, visto che in quei 7.200 metri quadri di specchio acqueo, in cui si vorrebbero mettere ormeggi, corpi morti sono presenti esemplari di Nacchera (Pinna Nobilis) tutelata dall’Europa. Il litorale è tutelato con vincolo di conservazione integralE». Qual tratto di costa è anche particolarmente esposto all’erossione (fenomeno per arginare il quale il Comune sta attuando degli interventi9. Ma, dice il sindaco, le barche ormeggiate non costituiscono un pericolo in questo senso. I rischi, semmai, sono legati a come ci si arriva, al mare. Su questo versante, il presidente del Circolo che ha chiesto la concessione, Salvatore Saba, aveva garantito la massima attenzione.

«Noi come Comune daremmo parere positivo. Su quell’area non intervengono né il Piano urbanistico comunale né il Piano di utilizzo dei litorali –, dice Tedeschi –. Certamente vogliamo capire quale sarà il punto di equilibrio. Direi che, anche in base a cosa dirà la Soprintendenza, il Comune potrebbe decidere in autotutela di sospendere l’iter. Ma vorrei dire che anche i movimenti che nascono sui social non sempre sono informati su come stanno le cose. E non si può governare da Facebook».

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