La Nuova Sardegna

Oristano

Monte Furru, si interviene sulla frana

Monte Furru, si interviene sulla frana

Dopo tre anni e mezzo il via ai lavori per bonificare un ampio tratto della collina tra Bosa e la Marina

12 dicembre 2017
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BOSA. Sono passati tre anni e mezzo dalla frana, ma ora sembra vicino l’avvio dei lavori per la bonifica del versante di Monte Furru interessato da un importante fenomeno franoso. Il sommovimento sul versante nord ovest di Monte Furru venne scoperto e segnalato qualche anno fa, nel marzo del 2014, ma i finanziamenti sono arrivati solo lo scorso gennaio.

Ora, secondo l’assessore comunale ai lavori pubblici Danilo Mastinu, l’iter per risolvere la situazione e mettere in sicurezza l’area farà in queste settimane un passo in avanti decisivo. Una determina del responsabile comunale del procedimento, l’ingegnere Pasquale Caboni, prevede infatti l’affidamento del servizio di progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori a misura, contabilità e coordinamento della sicurezza, ad un professionista di Oristano. Il Comune di Bosa, dopo la deliberazione della giunta regionale di gennaio ha a disposizione complessivamente 300mila euro per intervenire su quel tratto di Monte Furru, dopo le verifiche tecniche effettuate nei mesi scorsi.

I fondi regionali fanno capo alla programmazione regionale e riguardano i nuovi interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, sulla base delle esigenze urgenti avanzate da tutte le amministrazioni locali.

In questa fase quindi si è proceduto alla nomina del professionista a cui è stato dato in affidamento il servizio di progettazione, e delle altre incombenze necessarie al futuro avvio dei lavori utili a cancellare dalle mappe la problematica idrogeologica.

Lo smottamento era stato segnalato a fine inverno 2014 dopo una serie di insistenti piogge che avevano interessato la costa centro occidentale della Sardegna e la Planargia.

Il fenomeno franoso si trova in un tratto in forte pendenza sulla collina nella riva sinistra del Temo, qualche decina di metri sopra il serbatoio idrico che serve la frazione balnearea. Una collocazione delicata, quindi, che imponeva un immediato intervento che però non è arrivato. Sul posto allora erano subito intervenuti i vigili urbani ed il personale dell’ufficio tecnico comunale, che dopo gli ulteriori e più approfonditi esami, hanno deciso di chiedere i fondi alla Regione per la messa in sicurezza di quel tratto di costone. Il versante franoso fortunatamente non incide sulla sottostante via Nazionale, tratto finale della statale 129 bis fra Bosa e Bosa Marina. Per questa ragioni sempre nel 2014 venne interdetto l’accesso attraverso la stradina che dalle pendici di Monte Furru conduce al serbatoio. Grazie ai trecentomila euro a disposizione, sottratte ovviamente le somme necessarie alla progettazione e agli altri servizi connessi, quel versante di Monte Furru dovrebbe quindi presto tornare in assoluta sicurezza.

Alessandro Farina



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