La Nuova Sardegna

Oristano

Operazione Hazzard: due condanne, un patteggiamento e 13 rinvii a giudizio

Il tribunale di Oristano
Il tribunale di Oristano

Oristano, il pronunciamento del Giudice per l'udienza preliminare: il processo fissato per il 15 maggio

18 dicembre 2017
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ORISTANO. Rinvio a giudizio per 13 persone nell'ambito dell'inchiesta Hazzard: il 15 maggio dovranno comparire davanti al giudice del tribunale di Oristano ovrà comparire davanti ai giudici del Tribunale di Oristano per rispondere della presunta spartizione di appalti e incarichi professionali in Sardegna. Tra gli imputati anche l'ex sindaco di Borore, Salvatore Ghisu, rinviato a giudizio dalla Gup Elisa Marras assieme ad altri 12 imputati, molti dei quali amministratori comunali e tecnici di centri dell'Oristanese, che non hanno chiesto riti alternativi.

Sono tutti accusati, a vario titolo, di peculato, falso materiale, falso ideologico e turbativa del procedimento di scelta del contrante. A conclusione del rito abbreviato, la Giudice per l'udienza preliminare ha poi condannato a 4 mesi di reclusione ciascuno Gianni Alberto Nieddu e Renato Deriu, mentre Antonella Cossu ha chiuso il procedimento patteggiando 4 mesi con pena sospesa.

Oltre all'ex sindaco di Borore, andranno a dibattimento la prossima primavera il suo vice Antonio Contini; l'allora primo cittadino di Noragugume, geometra Michele Corda; Giuseppe Mura; il sindaco di Nughedu Francesco Mura; Paolo Pirri; Maurizio Cherchi; Stefano Maoddi; Mariangela Rita Sias; Luciano Fenudi; Mario Uda e Elio Cuscusa. Secondo l'ipotesi del pubblico ministero Armando Mammone, gli amministratori pubblici (in molti casi professionisti) sarebbero riusciti a ottenere incarichi nei vari comuni. Con Ghisu (assistito dall'avvocato Gianfranco Siuni), era finito agli arresti domiciliari anche Michele Corda, già presidente del Consorzio industriale di Nuoro, difeso da Massimiliano Ravenna.

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