La Nuova Sardegna

Oristano

Il marito non si dà pace: «Ma non l’ho investita»

di Simonetta Selloni
Il marito non si dà pace: «Ma non l’ho investita»

Tonino Miscali spiega di non aver urtato con l’auto la moglie Mena Pes La donna è caduta a terra forse spaventata per l’avvicinarsi della macchina

20 dicembre 2017
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GHILARZA. Uno spavento. Terribile. Fatale. Tanto da far perdere in un attimo ogni lucidità e soprattutto l’equilibrio, quel fragile equilibrio minato dalla malattia. Mena Pes, l’insegnante a riposo morta lunedì sera fuori dalla sua casa, non sarebbe stata urtata dal marito Tonino Miscali che stava portando fuori la macchina dal garage. Lui lo ha detto e ripetuto ai familiari e agli amici che da due giorni stanno cercando di sostenerlo in una prova difficilissima. «Non l’ho urtata con la macchina», è quanto ribadisce Miscali, 71 anni, stimato geometra in pensione e apprezzato libero professionista. Ieri è tornato nella villa di via Sicilia, dove lunedì pomeriggio è accaduta una tragedia che, comunque, ha tutti i tratti dell’evento imponderabile. Mena Pesa, 69 anni, originaria di Sedilo, era un’insegnante in pensione che da anni combatteva una difficile battaglia contro importanti patologie. Una donna benvoluta, negli ultimi anni resa particolarmente debole e, altro elemento importante, quasi senza voce per via della malattia. Anche questo particolare potrebbe aver giocato un ruolo determinante nell’accaduto, così come il fatto che la donna fosse poco sicura sulle gambe. Secondo la ricostruzione che Tonino Miscali avrebbe fornito agli inquirenti (sull’episodio indaga la Procura della Repubblica di Oristano coadiuvata dai carabinieri della Compagnia di Ghilarza), lunedì pomeriggio la coppia si preparava a raggiungere Macomer. Mena Pes sarebbe rimasta all’angolo del cancello attraverso il quale si accede al garage. Tonino Miscali avrebbe portato l’auto fuori. In questi pochi secondi è maturata la tragedia: forse Mena Pes si è spostata dal punto in cui Tonino Miscali riteneva fosse, oppure ha perso l’equilibrio ed è caduta, oppure, ancora, si sarebbe spaventata per qualche ragione. Se abbia parlato per richiamare l’attenzione del marito non si sa, nemmeno se ne abbia avuto il tempo. L’unica cosa certa è che è caduta, battendo la testa.

In questo accavallarsi di azioni ordinarie, persino banali come uscire di casa e tirare fuori la macchina dal garage, è maturata la morte di Mena Pes. Tonino Miscali l’ha vista a terra, ha subito chiesto aiuto, ha cercato di rianimarla. Una vicina di casa, operatrice sanitaria, ha anche provato a rianimarla, mentre si attendeva l’arrivo del 118, ma non è servito. Quando i soccorsi sono arrivati, Mena Pes è stata sottoposta a tutti i tentativi di rianimazione e portata subito all’ospedale di Nuoro, dover però è morta.

L’inchiesta dovrà fare piena luce su tutti questi elementi. L’auto di Miscali è stata sottoposta a sequestro e dovrà essere analizzata per verificare gli elementi di rispondenza rispetto al racconto fornito dall’uomo. Anche lui comunque vittima di una tragedia inaspettata.

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