La Nuova Sardegna

Oristano

Tassa di soggiorno: venerdì a Bosa il voto finale in aula

di Alessandro Farina
Tassa di soggiorno: venerdì a Bosa il voto finale in aula

Conclusa la mediazione tra Comune e albergatori Definito l’importo, modesto, e il periodo di applicazione 

20 dicembre 2017
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BOSA. Tassa di soggiorno, atto secondo e probabilmente decisivo quello previsto fra qualche giorno nell’aula consiliare di piazza Carmine.

Chiuso infatti con un rinvio il delicato argomento il 30 novembre, l’istituzione dell’imposta e relativo regolamento per la sua disciplina torneràa all’ordine del giorno nell’appuntamento di venerdì il 22 dicembre, alle dieci del mattino, come secondo punto in agenda dei lavori dell’assise.

Dell’imposta di soggiorno, della sua sostituzione e soprattutto della destinazione dei fondi che ci si augura si potranno ricavare si discuterà praticamente in apertura di seduta, sicuramente non senza una ulteriore attenta riflessione dopo l’ultimo giro di consultazioni dell’assessore al turismo Alfonso Campus con operatori e associazioni di categoria, lunedì scorso alla presenza del responsabile provinciale di Confcommercio Federalberghi Nuoro Gianluca Deriu.

Dopo lunghe discussioni, alla fine, ma solo in linea generale, un accordo sul varo dell’imposta lo si è trovato, tra istituzione e professionisti.

«Siamo arrivati ad una intesa, dopo aver limato alcuni aspetti», conferma Campus. In particolare la scelta è stata quella di varare l’imposta a carico degli ospiti delle strutture alberghiere ed extralberghiere a partire dal mese di giugno e fino ad agosto, nel trimestre di massimo afflusso quindi, per non pregiudicare contratti in essere e appetibilità dell’offerta in bassa stagione.

Via libera anche ad una commissione che valuterà come spendere concretamente ed in tempi rapidi le risorse acquisite.

Quindi le tariffe sulle quali c’è stato confronto e che sono state ridotte rispetto a quelle previste nella bozza iniziale. Un euro al giorno a persona nelle strutture dell’accoglienza e 50 centesimi in aree attrezzate all’aperto. Importi tutto sommato modesti che non dovrebbero incidere sui costi finali del soggiorno.

Tra gli imprenditori del settore turistico c’è chi ha proposto uno slittamento della tassa al 2019, ma alla fine a quanto pare si è convenuto che posticipare il via libera potrebbe rivelarsi un boomerang se nella prossima finanziaria il Governo dovesse chiudere questa possibilità ai comuni. «Ci rendiamo conto che le amministrazioni non navigano in buone acque finanziarie e quindi la tassa di soggiorno è un’opportunità per migliorare, ma è anche vero che ci sono beni storici e monumentali che dovrebbero garantire utili all’ente pubblico da reinvestire. Anche questa è una strada da percorrere», hanno detto in sostanza gli imprenditore, chiedendo un ulteriore impegno al Comune. Altra questione affrontata, quella dell’abusivismo nell’accoglienza. «A Bosa sono già stati effettuati dei controlli da parte degli enti competenti, vedremo di intensificarli», conclude l’assessore Alfonso Campus. Non resta quindi che attendere l’esito della riunione di venerdì in consiglio, che dovrebbe sancire il varo dell’imposta di soggiorno.

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