La Nuova Sardegna

Oristano

a rischio il cda 

Maria Obinu: «Quote rosa non rispettate all’università»

di Enrico Carta

ORISTANO. Il nuovo episodio della saga “Le quote rosa” va in scena all’università. La puntata sugli schermi del chiostro del Carmine segue quella di piazza Eleonora sulla nomina della giunta comunale....

21 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il nuovo episodio della saga “Le quote rosa” va in scena all’università. La puntata sugli schermi del chiostro del Carmine segue quella di piazza Eleonora sulla nomina della giunta comunale. Questa era inciampata, nella sua prima versione, proprio sul numero di donne. Poche, per cui si era dovuto procedere a un’immediata revisione e così potrebbe andare anche stavolta. Fresco di nomina il consiglio di amministrazione del Consorzio Uno dovrebbe quindi provvedere alla rapida sostituzione di un componente. Che debba essere un uomo a saltare, manco a dirlo perché anche se la Regione indicasse una donna si sarebbe sotto la soglia del 30% di presenza femminile – per ora c’è solo la sola Maura Vulpiani – prevista per legge. A sollevare il caso sono i consiglieri comunali del Pd, Maria Obinu ed Efisio Sanna, che hanno notato addirittura una doppia carenza. Procedendo con le nomine, anche il collegio sindacale del gestore dell’università ha carenza di rosa. Su tre componenti altrettanti sono uomini con le due donne relegate al rango di supplenti. Non bastano, ma soprattutto non sono sufficienti quelle presenti nel neonato cda che, presto, riceverà la segnalazione della sua (ancora presunta) irregolarità.

È per ora composto da nove persone, sette delle quali maschi. Impensabile che la questione quote rosa possa riguardare il presidente Gianvalerio Sanna o i membri indicati da Comune e Provincia ossia Mauro Solinas e Massimo Torrente. Salda è anche la posizione del presidente della Confcommercio Nando Faedda per cui a saltare sarà eventualmente uno dei consiglieri eletti. Esclusa Maura Vulpiani, è a rischio uno tra Pino Porcedda, Davide Orro e Antonello Carboni. Tutto questo nel giorno in cui dalla Regione arriva la cifra del finanziamento: da 2 milioni e 200mila euro si passa a 1 milione 947mila e 500 euro.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative