La Nuova Sardegna

Oristano

Università, affondo 5Stelle «Solinas non nominabile»

di Enrico Carta
Università, affondo 5Stelle «Solinas non nominabile»

Patrizia Cadau solleva il caso dell’incompatibilità dell’ex consigliere: «Ha ricoperto incarichi in Comune negli ultimi due anni. La norma lo vieta»

22 dicembre 2017
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ORISTANO. Nessuno aveva chiesto la replica della puntata precedente. Nemmeno l’attore protagonista si aspettava di finire di nuovo sul palcoscenico a dover recitare lo stesso copione di qualche mese fa. Eppure Mauro Solinas veste di nuovo i panni del “Presunto incompatibile”. Il titolo sembra quello di un film poco emozionante che certamente non farebbe incassi da record al botteghino, eppure interessa altamente la politica. La nomina dell’ex consigliere comunale nel consiglio direttivo del Consorzio Uno, gestore dell’università, riporta alla luce tutte quelle perplessità nate al momento della sua nomina ad assessore della nascente giunta Lutzu. A luglio, dopo appena quattro giorni, aveva dovuto rimettere il mandato nelle mani del sindaco e rinunciare alla carica per via della parentela con la figlia eletta in consiglio comunale. Dopo qualche mese, lo stesso sindaco l’ha nuovamente scelto, indicandolo quale componente del consiglio direttivo dell’ateneo in qualità di rappresentante del Comune.

Tutto normale, tutto corretto? A qualcuno pare di no, così, il giorno dopo che i consiglieri del Pd Maria Obinu ed Efisio Sanna avevano sollevato il problema da verificare del mancato rispetto delle quote rosa nel consiglio direttivo, tocca alla consigliera dei Cinque Stelle, Patrizia Cadau, sollevare un secondo caso. Su Mauro Solinas graverebbe un problema di inconferibilità di incarico. A stabilirlo è la norma prevista dal decreto legislativo numero 39 del 2013 secondo cui non può ricoprire un incarico in società partecipate chi abbia svolto incarichi politici nei due anni precedenti per conto dell’amministrazione che lo nomina. Vale per i consiglieri comunali e vale per gli assessori. Mauro Solinas ha ricoperto entrambi i ruoli: era in carica sino allo scorso giugno come consigliere, ma anche quei quattro giorni da assessore basterebbero per porre la questione dell’inconferibilità dell’incarico.

Il Comune la pensa diversamente. Intanto si era tutelato chiedendo un parere al segretario generale Luigi Mele, il quale aveva dato il via libera dopo aver valutato la configurazione giuridica del Consorzio Uno. Essendo un soggetto di diritto privato non viene equiparato a una società partecipata. Non sarebbe cioè una società a controllo pubblico in senso stretto. A quel punto, per quanto il Comune sia uno dei soci del Consorzio Uno e abbia il potere di nominare un componente nel consiglio direttivo, non sarebbe tenuto a rispettare la clausola sull’inconferibilità dell’incarico.

Tra pareri che piovono e l’incertezza che regna, l’unica cosa sicura è un ricorso sia per le quote rosa sia per l’inconferibilità dell’incarico a Solinas. Del caso università si occuperà l’Autorità anticorruzione.

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