La Nuova Sardegna

Oristano

Contro il termodinamico un “no” corale

Contro il termodinamico un “no” corale

I consigli comunali del capoluogo e di Palmas Arborea chiedono un intervento della Regione

28 dicembre 2017
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ORISTANO. Parere contrario all’impianto per il solare termodinamico a San Quirico da parte dei consigli comunali di Oristano e Palmas Arborea, riuniti ieri sera in seduta congiunta nell’Aula degli Evangelisti a Palazzo degli Scolopi. Un parere netto contro la proposta della società San Quirico Solar power che si richiama a tre delibere del 2015: una del consiglio comunale di Oristano, una di quello di Palmas Arborea e una del consiglio provinciale. Tutte già avverse al progetto. La delibera approvata dai due consigli comunali incarica i sindaci Andrea Lutzu e Andrea Pisu Massa di richiedere al presidente della Regione e all’assessore regionale all’Ambiente «l’attivazione di tutte le procedure, anche presso la presidenza del Consiglio dei ministri, per bloccare la realizzazione del progetto».

Costantino Sanna, vicesindaco di Palmas, ha sottolineato il rischio connesso alla realizzazione dell’impianto lamentando il fatto che le conseguenze maggiori ricadrebbero sul territorio di Palmas Arborea.

Secondo Andrea Lutzu, sindaco del capoluogo, è impensabile che un’amministrazione locale non possa decidere se una struttura di questo tipo possa o meno essere impiantata nel proprio territorio. «Farò tutte le azioni possibili e immaginabili affinché questo impianto non si realizzi».

Per Patrizia Cadau (M5S) l’impresa viene qui «a stuprare 77 ettari del nostro territorio». Per Andrea Muru (Fortza Paris) «impianti così importanti non possono essere sovraordinati al parere delle popolazioni locali».

Veronica Cabras (Riformatori) ritiene che «l’ente locale rischi di essere scavalcato in nome delle speculazioni, creando un pericoloso precedente». Per Angelo Angioi (Forza Italia) «quella è una zona agricola e la nostra programmazione territoriale non prevede la realizzazione di impianti di quel tipo».

Orienteta al no anche l’opposizione: Maria Obinu, che nella precedente giuunta era assessore, ha detto che il nuovo esecutivo deve revocare la convenzione del Comune con la Solar power. Francesco Federico (Indipendente) ha aggiunto che, dal momento che la Sardegna è autosufficiente in campo energetico, quello che arriva in più è speculazione. Secondo Anna Maria Uras nulla dei profitti di questa iniziativa resterebbe a Oristano: «Dobbiamo far valere la nostra posizione e quella delle persone che rappresentiamo».

Per Andrea Riccio (Capitale Oristano, «l’impianto della Solar power sottrae all’agricoltura 117mila metri cubi d’acqua». Per Gigi Mureddu (Forza Italia) «delle comunità di Oristano e Palmas alla Regione non importa nulla» mentre per Monica Masia si è di fronte a «un progetto scellerato».

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