La Nuova Sardegna

Oristano

Il rogo a Turas, danni per 100mila euro Il titolare: forse lascio

di Alessandro Farina
Il rogo a Turas, danni per 100mila euro Il titolare: forse lascio

Bosa, l’amarezza di Vincenzo Pischedda dopo l’incendio La solidarietà degli altri operatori, chiesta più sicurezza

31 dicembre 2017
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BOSA. L’incendio al Lounge Bar Le Quattro More, il secondo che ha ridotto in cenere il locale di Turas, già ricostruito dopo il rogo del 2015, lascia pesanti strascichi. «Sono demoralizzato, sto pensando di andare via da Bosa. Se l’altra volta la stima era di 80mila euro di danni, questa volta per ricostruire ne servirebbero almeno 100mila. E dopo il 2020 le concessioni saranno annuali. Chi è l’imprenditore che rischierebbe somme del genere in queste condizioni?». La domanda se la pone Vincenzo Pischedda, uno dei soci della Shardana, la società che ha la concessione dell’area di Turas, che dal primo gennaio avrebbe nuovamente preso in mano anche la gestione, fino al 31 dicembre della Meeting Service «Di cui non facevo più parte», spiega Pischedda. «Stiamo ancora pagando le spese del primo incendio ed il locale non era assicurato», racconta l'imprenditore. «Sono arrivato di prima mattina a Turas. Il sindaco mi ha subito dimostrato la solidarietà dell’intera città. Ma questa volta il colpo è proprio pesante», ribadisce. «Spero che le forze dell’ordine facciano chiarezza. Mi stupisco però di come ancora in questa città non ci sia un distaccamento dei Vigili del fuoco». Il futuro per le Quattro More appare sempre più incerto. «Il locale è da buttare giù e rifare, peggio dell’altra volta. Senza contare la burocrazia: dopo l’incendio del 2015 avevamo presentato un progetto per il quale stiamo ancora aspettando l’autorizzazione per il posizionamento delle vasche del sistema antincendio», afferma Pischedda. Ai gestori e titolari delle Quattro More arriva la solidarietà dei colleghi. «Un danno gravissimo non solo per i proprietari ma per l’immagine della città. Oltre la condanna rimane il senso di impotenza davanti a chi delinque indisturbato e di abbandono da parte delle istituzioni che hanno ridotto all’osso il numero di unità delle forze che controllano il territorio» dice Vincenzo Vadilonga di Confcommercio. «Attendiamo il potenziamento del sistema di videosorveglianza e come associazione, ci mettiamo a disposizione per qualsiasi azione possa servire a sensibilizzare le autorità» conclude. «Solidarietà e sdegno totale. Ti stiamo vicini Vincenzo» afferma il responsabile del Sindacato italiano balneari Antonello Laurenza.

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