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«Nipote e badante infedele» Il pm chiede la condanna

«Nipote e badante infedele» Il pm chiede la condanna

FORDONGIANUS. Approfittando del suo ruolo di tutore di sostegno per un anziano parente, Esmeralda Fadda, 36 anni, nata in Francia e residente a Mogorella, si sarebbe impossessata dei risparmi...

12 gennaio 2018
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FORDONGIANUS. Approfittando del suo ruolo di tutore di sostegno per un anziano parente, Esmeralda Fadda, 36 anni, nata in Francia e residente a Mogorella, si sarebbe impossessata dei risparmi contenuti nel libretto postale in alcuni buoni fruttiferi. Ora la donna rischia una condanna a tre anni ci carcere per peculato aggravato, come sollecitato ieri mattina dal pubblico ministero Rossella Spano, al termine dell’udienza svoltasi con rito abbreviato. La sentenza è stata rinviata ma ieri, nel corso del processo che si è svolto con rito abbreviato a porte chiuse di fronte al giudice per le udienze preliminari Annie Cecile Pinello, è stata ricostruita l’intera vicenda.

Francesco Angelo Marras, di Fordongianus, all’epoca dei fatti aveva 81 anni. Facendo diverse economie, era riuscito a mettere da parte una discreta somma: circa 24mila euro, in buoni fruttiferi e 1.550 in un libretto di risparmio postale. Autorizzata dal giudice tutelare, dal quale aveva ottenuto la procura al sostegno dell’anziano parente, Esmeralda Fadda, nell’arco di poco più di un anno, fra i primi di maggio del 2012 e la fine di settembre 2013, avrebbe riscosso anticipatamente i buoni fruttiferi, trasferendo l’importo, circa 7.750 euro, nel libretto postale di Francesco Angelo Marras, procurando, secondo i magistrati, all’anziano, un danno patrimoniale di rilevante entità.

Alla richiesta di condanna a tre anni per la nipote si è associato il legale di parte civile, l’avvocato Paolo Firinu.

Il legale dell’imputata, l’avvocatessa Manuela Cau, ha chiesto invece l’assoluzione per la sua assistita, spiegando che quel denaro era servito per sostenere le spese per l’assistenza all’anziano. La nipote avrebbe quindi prelevato solo le cifre necessarie ad accudire lo zio. Al termine del dibattimento il giudice si è riservato di decidere in una prossima udienza. (m.c.)

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