La Nuova Sardegna

Oristano

Sicurezza a Sa Carrela: per ora tutto come prima

di Piero Marongiu
Sicurezza a Sa Carrela: per ora tutto come prima

Santu Lussurgiu, la macchina organizzativa per la corsa del carnevale è in moto Il sindaco Loi: «Sinora nessuno ha richiesto controlli antidoping per i cavalieri»

14 gennaio 2018
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SANTU LUSSURGIU. Mentre a Oristano non accennano a placarsi le polemiche relative ai controlli antidoping, a cui tutti i cavalieri della Sartiglia dovrebbero essere obbligati a sottoporsi, a Santu Lussurgiu l’organizzazione di Sa Carrela ‘e Nanti prosegue.

«Noi abbiamo predisposto tutti gli atti di nostra competenza, ottemperando al meglio a quanto stabilito dalla normativa in vigore - spiega il sindaco Diego Loi -. Di controlli antidoping finora non ha parlato nessuno, se dovessero essere chiesti valuteremo e daremo le nostre risposte. Adesso si tratta di attendere soltanto il pronunciamento della Commissione, che si riunirà l’ultimo giorno di gennaio».

Massimo Fornasier, comandante della compagnia carabinieri di Ghilarza, al quale compete la responsabilità dell’ordine pubblico, sottolinea che sulla sicurezza non possono esserci deroghe. «Da parte nostra - dice - ci sarà ampia collaborazione, come è giusto che sia, ma nel rispetto delle norme e dei ruoli di ognuno».

Tra meno di un mese è in programma l’evento più atteso del carnevale lussurgese, Sa Carrela ‘e Nanti, che come ogni anno richiamerà tantissimi appassionati, ai quali, gli organizzatori, viene chiesta il massimo rispetto delle disposizioni che saranno emanate in materia di sicurezza.

Il prossimo 31 gennaio è previsto il collaudo della pista da parte della commissione comunale pubblico spettacolo. Fino ad allora sarà difficile sapere come i responsabili si stanno preparando a offrire, come ogni anno, uno spettacolo all’altezza della tradizione.

Relativamente alle disposizioni contenute nella circolare Gabrielli, sono tutti concordi sul fatto che la sicurezza dei cavalieri, del pubblico e dei cavalli, deve essere messa al primo posto. «Lo spettacolo, pur nel rispetto della tradizione, deve costituire un momento di festa per tutti - dice un cavaliere -. Pertanto ognuno, come sempre, farà la sua parte per garantirlo».

La circolare in questione, emanata a seguito dei fatti di Torino, disciplina le responsabilità di ciascuno in materia di gestione degli eventi che richiamano un grande afflusso di pubblico. In particolare, chiarisce la differenza intercorrente tra safety (responsabilità di Comune, vigili del fuoco, polizia locale, Prefettura e organizzatori) e security (servizi di ordine e sicurezza), distinguendo quali sono i compiti spettanti alle forze di polizia e quali invece sono proprie degli organizzatori.

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