La Nuova Sardegna

Oristano

A Nughedu contributi per limitare le case incomplete

NUGHEDU SANTA VITTORIA. Il culto dell’estetica e della decenza, rapportato all’urbanistica e all’edilizia non tramonta: dopo il primo investimento pubblico di 120 mila euro, le ventisette domande di...

20 gennaio 2018
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NUGHEDU SANTA VITTORIA. Il culto dell’estetica e della decenza, rapportato all’urbanistica e all’edilizia non tramonta: dopo il primo investimento pubblico di 120 mila euro, le ventisette domande di contributo per altrettanti interventi di ristrutturazione e le ventitre richieste accolte nel 2017, l’amministrazione nughedese insiste con la politica del bello. Il Comune ha aperto i termini della seconda annualità del bando sul Non finito sardo, uno strumento attraverso il quale favorire il recupero edilizio con il chiaro scopo di ingentilire ogni angolo del centro abitato conferendogli un aspetto più decoroso e restituendo agli occhi di chi guarda un’immagine accattivante dell’intero agglomerato urbano. Nell’operazione bellezza l’amministrazione investirà circa 35mila euro, stima che rimarrà provvisoria sino alla definizione del bilancio previsionale. A prescindere dai numeri per l’amministrazione ciò che conta più di tutto è la risposta della comunità al cambiamento culturale che sta cercando di operare con azioni materiali e immateriali. «Il “non finito sardo” è la degenerazione della rassegnazione», sostiene il sindaco Francesco Mura. «È l’idea che il nostro paese, ormai, si sia rassegnato a una condizione di bruttezza endemica: questa convinzione è insita in noi da quando abbiamo smesso di avere fiducia nel nostro territorio e, in fondo, in noi stessi. L’ illusione che la bellezza sia presente solo nei centri commerciali naturali delle città o nei borghi turistici più blasonati ci ha portati a edificare, inevitabilmente, i nostri paesi brutti». Un’inversione di rotta è necessaria, secondo il primo cittadino, sia per una questione culturale sia nell’ottica di quel turismo morbido su cui il Comune sta spendendo risorse ed energie. «Occorre pensare che la bellezza e la grazia, oltre che un nostro diritto ineluttabile, siano anche un dovere nei confronti delle nostre comunità, di oggi e di domani. Si vuole attivare un correttivo positivo attraverso una rivoluzione che prima di tutto deve essere culturale per far nascere la consapevolezza nuova che produca bellezza diffusa e, attraverso essa, reddito, occasioni di lavoro e una luce nuova nei nostri paesi», ha sottolineato Mura. Anche il secondo bando si rivolge ai cittadini che possiedono immobili all’interno del paese e fino a una distanza di 500 metri dai suoi confini. Ai beneficiari sarà concessa una somma a fondo perduto (fino a un massimo di 8.000 euro) per interventi finalizzati alla finitura integrale delle facciate, il che comprende il completamento degli intonaci e le tinteggiature di pareti o recinzioni, nonché il rifacimento delle coperture se in aggiunta agli altri interventi.

Maria Antonietta Cossu

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