La Nuova Sardegna

Oristano

Dopo i raid a scuola il monito di Bosa: «Ragazzi, ora basta»

di Alessandro Farina

Tre giovani segnalati alla Procura dei minori dai Carabinieri Il sindaco: «Evitate le emulazioni, fate un danno a voi stessi» 

20 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Dopo le intrusioni nelle scuole cittadine ed il blitz dei Carabinieri, che la notte scorsa hanno denunciato tre minorenni, nella città del Temo è il momento della riflessione e delle proposte operative. Coinvolgendo la scuola ad esempio, anche se di legalità e temi connessi si parla da tempo nel locale istituto di istruzione superiore. «Ragazzi fermatevi», l’appello del consigliere Piero Franco Casula, che al termine di una lunga riflessione propone al sindaco di «preparare (in accordo con dirigenti e insegnanti) e convocare nelle scuole un consiglio comunale straordinario», con perno i temi legati a legalità e ruolo delle Istituzioni. «Con la scuola abbiamo già intrapreso un serrato dialogo, e discuteremo al più presto su quale sia la strada migliore e su quali azioni intraprendere, anche alla luce di questa proposta» afferma Luigi Mastino. Che nei giorni scorsi aveva richiamato al difficile momento economico e sociale del territorio. L’asticella dell’allerta era alta da giorni nella città del Temo. Soprattutto da quando, dopo l’ennesima incursione al Pacle, a inizio settimana si registra la duplice effrazione alla media 2 ed al vicino Liceo. Poche ore ed un altro raid notturno, nella notte tra il 17 e 18 gennaio, viene messo a segno nella scuola dell’infanzia “Collodi” e nella vicina media numero 1. I carabinieri agli ordini del capitano Giuseppe Pischedda, comandante della Compagnia di Macomer, e del luogotenente Gavino Graziano, che guida la stazione di Bosa, erano però allerta. Dopo le indagini è arrivata infatti la denuncia di furto per tre ragazzi sotto i 18 anni, ora al vaglio della Procura minorile di Cagliari. Un finale che scuote e interroga tutti però. «Per i ragazzi l'appello è di evitare lo spirito di emulazione, cercando facili vie per avere soldi in tasca, e evitare rinunce a cose superflue-inutili, che il più delle volte fanno male alla salute (cellulari, videogiochi, bar e alcoolici, fumo e droghe)», la riflessione di Casula. Il consigliere invita ad aprirsi al mondo dell’associazionismo e dello sport, l’offerta non manca, all’allegria e alla spontaneità che dovrebbero caratterizzare la vita dei giovani. «Non chiudetevi in voi stessi, parlate con i vostri genitori, familiari, con amici», l’appello alle nuove generazioni. «Non pensiamo che queste cose a noi tanto non succedono, che i nostri figli siano ben educati e non corrono rischi. Non è così». Le scuole «si organizzino, coinvolgendo anche i genitori, con incontri di formazione civica ed educazione alla legalità», il pensiero rivolto agli educatori. «Serve un impegno costante e concreto nel far comprendere che i danni alla cosa pubblica, per vandalismo o altro, si ripercuotono su tutta la comunità».

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative