La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia, l’accordo: vincono i cavalieri

di Enrico Carta
Sartiglia, l’accordo: vincono i cavalieri

Passa la linea dei controlli antidroga a campione imposti dall’Ordinanza Martini. Saranno ventotto i test da effettuare

20 gennaio 2018
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ORISTANO. Non sembrava la foresta dei pugnali volanti, ma nemmeno la basilica di San Francesco d’Assisi. Il clima nella sala della Prefettura in cui ieri si è svolta la riunione decisiva per la Sartiglia – si farà e questa è la notizia buona – è stata per alcuni istanti tutt’altro che di preghiera e raccoglimento. Le parti si sono scontrate verbalmente sulla questione del numero dei cavalieri da sottoporre al narco test e, alla fine, a spuntarla sono stati proprio coloro saliranno in sella. Hanno infatti raccolto il sostegno compatto dei gremi, del Comune e della Fondazione e alla fine ottenuto ragione: la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri mattina ha definitivamente sancito che i controlli saranno fatti a campione.

Test per ventotto. Saranno in tutto ventotto su centoventisei i cavalieri che verranno sottoposti al test. Accadrà nei giorni precedenti alla Sartiglia, tra giovedì grasso e il sabato di carnevale, con la collaborazione della Assl che effettuerà i prelievi ed esaminerà poi le provette. Il campione dei cavalieri verrà sorteggiato dalla Fondazione che sarà affiancata dal personale della Questura. Insomma, alla fine, la linea dura sostenuta ancora ieri dal prefetto Giuseppe Guetta e dal questore Giovanni Aliquò ha ceduto il passo a quella, in effetti più rispondente ai dettami di vari decreti, ordinanze e circolari in materia di sicurezza. Così, dopo che per alcuni attimi si è rischiata la clamorosa rottura che avrebbe prorogato la situazione di stallo, si è arrivati alla sintesi delle varie posizioni. I cavalieri da settimane andavano sostenendo che la richiesta di un test generalizzato fosse un sorpassare i dettami dell’Ordinanza Martini e alla fine, non senza un ulteriore match virtuale a braccio di ferro, hanno avuto ragione.

Si corre. La grande paura di un «Arrivederci all’anno prossimo» è quindi passata. La Sartiglia si farà. L’11 e il 13 febbraio i cavalieri saranno in via Duomo e via Mazzini, sempre che qualcuno non risulti positivo al test e allora dovrà giustamente accomodarsi a bordo pista per guardare i compagni col sangue e le urine puliti. Del resto la volontà generale è quella di sgombrare il campo da equivoci e anche Fondazione, Comune, gremi e associazione cavalieri Sa Sartiglia sono prontissimi a mettere in pratica la linea dura nel caso di positività ai test antidroga che, comunque, non saranno limitati al primo esame da effettuare nei giorni precedenti la giostra. Durante lo svolgimento della manifestazione, la questura si riserva il diritto sancito dalla solita Ordinanza Martini di predisporre e far svolgere altri controlli ai cavalieri.

Gli anni scorsi. In realtà non è una novità. Anche negli anni scorsi il controllo era stato fatto su un campione di una ventina di cavalieri. Tutti erano sempre risultati negativi e anche attraverso gli alcol test che la polizia aveva effettuato nelle ore della manifestazione si era garantita la massima sicurezza. Gli incidenti non possono essere certo evitati, ma certamente saranno evitati comportamenti (peraltro rarissimi) che mettono a repentaglio la sicurezza sia di chi corre sia di chi assiste alla giostra. Insomma, adesso si può tornare a parlare di vera Sartiglia, le polemiche e i confronti saranno comunque serviti, ma è il caso che il carnevale abbia davvero inizio. Adesso tocca ad Antonio Giandolfi e Andrea Solinas. Da oggi è il momento dei componidori. Solo il loro.

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