La Nuova Sardegna

ORISTANO. Terzo tempo amaro per Tharros-Macomerese, giocata domenica scorsa e conclusa con la vittoria degli ospiti per 6 reti a 1. Una volta rientrati negli spogliatoi, i giocatori della Tharros hanno avuto una sgradita sorpresa: tutte le borse aperte, disordine ovunque, segno inequivocabile di una febbrile e non autorizzata ricerca tra gli effetti personali degli atleti.

Il bollettino ufficioso parla di circa trecento euro mancanti e di un cellulare sottratto. Sembra anche che a porre rimedio ci abbia pensato la dirigenza della Tharros: comunque sia, i soldi sono ritornati nella disponibilità degli ospiti e qualcosa si sarà fatto pure per il cellulare sottratto.

Non si sa chi sia entrato e abbia messo a segno il “colpo”. Certamente ha approfittato del fatto che tutti fossero impegnati a giocare o a seguire la partita.

Allo stadio c’erano anche le forze dell’ordine, sono stati avviati accertamenti. Non è la prima volta che fatti di questo genere accadono negli spogliatoi, e non solo in quelli calcistici.

Il risarcimento, un gesto di generosità, ha rimesso a posto un epilogo del tutto inaccettabile della giornata.