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Oristano

A Riola crolla la produzione di olio, compensa la qualità

A Riola crolla la produzione di olio, compensa la qualità

RIOLA SARDO. Domani e domenica torna l’appuntamento con “La festa dell’olio e delle olive”, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, la seconda da quando Riola Sardo è entrato a far parte del...

26 gennaio 2018
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RIOLA SARDO. Domani e domenica torna l’appuntamento con “La festa dell’olio e delle olive”, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, la seconda da quando Riola Sardo è entrato a far parte del circuito “Città dell’olio”. Due giorni interamente dedicati al prezioso alimento e ai prodotti dell’agroalimentare locale, che porteranno nel piccolo centro del Sinis esperti, del settore e di marketing, frantoiani e produttori, organizzati dall’associazione culturale “Insieme per Riola”, presieduta da Andrea Ponti. «L’annata appena conclusa – dice Manuela Corrias, del frantoio omonimo – ha fatto segnare una notevole flessione della produzione, anche se, di contro, alla diminuzione è corrisposta una qualità eccellente dell’olio». La flessione più consistente ha riguardato l’oliva “semidana”, una cultivar che solitamente dà un’elevata produzione. «Questa stagione – spiega Arturo Carta, frantoiano –, forse perché annata di scarica, oltre che particolarmente segnata dalla siccità, è stata proprio la semidana a produrre di meno». Sulla stessa lunghezza d’onde pure Marco Dessi, anch’egli frantoiano. «Abbiamo lavorato circa 3 mila quintali di olive, che equivalgono a poco meno di 30mila litri di olio: un quarto rispetto allo scorso anno. Ma la qualità è ottima». A conferma dell’eccellenza dell’olio del Sinis, ci sono i riconoscimenti ottenuti, come quelli assegnati all’extravergine “S’Ard” dell’azienda di Franco Ledda, premiato con una gran Menzione d’Onore all’ultimo concorso Nazionale Montiferru; con una Gran menzione d’Onore e tre gocce d’oro e finalista Aipo d’Argento di Verona con i migliori oli al mondo. «Nel nostro territorio – dice Lorenzo Pinna, ex assessore all’Agricoltura con l’amministrazione Ari – ci sono almeno 450 ettari, circa 70 mila piante, coltivati a olivo. La varietà prevalente è la semidana, ma ci sono anche la Bosana, la tonda e altri tipi di cultivar». La festa dell’olio e delle olive si apre domani alle 16 con un convegno, al quale parteciperanno l’economista ed ex ministro Paolo Savona; Palmerio Zoccheddu, tecnico di Laore; Luigi Montanari, dell’Università di Sassari. La serata si concluderà con una degustazione degli oli extravergine d’oliva offerti dai produttori riolesi. Domenica, dalle 16, esposizione degli oli extravergine del territorio, dei prodotti dell’artigianato locale e di quelli tipici. L’associazione “Sardinia Romana”, presieduta da Giovanni Romano, allestirà un banchetto didattico che ricostruirà, attraverso vari reperti d’epoca, l’uso dell’olio d’oliva nel periodo romano. Al termine sarà possibile gustare le classiche bruschette condite con l’olio nuovo.

Piero Marongiu

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