La Nuova Sardegna

Oristano

Strada 129, il Pds: «Troppi ritardi nei lavori»

di Alessandro Farina
Strada 129, il Pds: «Troppi ritardi nei lavori»

I consiglieri regionali Congiu e Cherchi: «Ci sono i soldi per la circonvallazione e l’appalto va a rilento»

29 gennaio 2018
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SUNI. Che fine ha fatto l’appalto milionario per la messa in sicurezza della circonvallazione di Sindia, sulla Statale 129 bis tra Bosa e Macomer? A chiederlo insieme al collega del Partito dei Sardi Gianfranco Congiu, è il consigliere regionale Augusto Cherchi, in una missiva inviata nei giorni scorsi, all’assessorato regionale dei lavori pubblici. I lavori sulla 129 sono fondamentali per evitare di attraversare l’abitato di Sindia e rendere scorrevole il traffico sulla statale; la circonvallazione da quando è stata inaugurata, peraltro dopo un ventennio di progetti e lavori, è croce e delizia per pendolari, turisti e amministratori. In particolare nei mesi invernali infatti sulla bretella, in capo a Nuoro, si formano pericolose buche. Per questo il nastro d’asfalto è stato più volte in passato chiuso al traffico, per mesi, con la viabilità costretta sul vecchio percorso la soluzione foriera di non poche critiche e problematiche.

Augusto Cherchi e Gianfranco Congiu ricordano che nel maggio del 2015 «a valere sul Mutuo regionale Infrastrutture era prevista la realizzazione di un progetto di sistemazione dell’arteria, delegato alla provincia di Nuoro nel novembre sempre del 2015». I consiglieri del Pds quindi vogliono conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno determinato il ritardo che si registra nell’aggiudicazione dell'appalto, con lavori previsti per la fine del 2017. «Ma ad oggi non ancora bandito dalla Provincia di Nuoro, che ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni 705mila euro».

L’assessorato ai Lavori pubblici «considerata l’importanza che il tratto riveste per il territorio e la necessità di eseguire con urgenza i lavori previsti, che porteranno ad una diminuzione della pericolosità e ad una migliore percorribilità per gli utenti», ha già sollecitato la stazione appaltante a procedere quanto prima «e a comunicare lo stato di attuazione e il crono-programma aggiornato», riferisce Augusto Cherchi.

Quello della circonvallazione non è l’unico problema su una statale che, in particolare nei mesi estivi, registra intensi picchi di traffico verso Bosa e la Planargia, mentre in quelli invernali le incognite sono costituite da possibili gelate, nevicate e forti precipitazioni. A fronte di tratti ancora stretti e tortuosi come il rettilineo tra la circonvallazione e l’innesto alla carreggiata che permette l’accesso alla zona industriale di Suni, e da qui fino all’ingresso di Suni e l’arrivo a Bosa. Senza contare verso Macomer le forche caudine dei ponti ferroviari, e poi il tratto della ex statale 131 che collega alla superstrada, in un incrocio a raso. Anni fa il Cipe aveva stanziato fondi ingenti per la Bosa-Suni, che poi l’Anas aveva dirottato per la rettifica del tracciato fra Sindia e Suni, di cui però si è persa traccia.

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