La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, cagnetto rinchiuso in un sacco: salvato dai carabinieri

di Alessandro Farina
Bosa, cagnetto rinchiuso in un sacco: salvato dai carabinieri

L’animale era in un'automobile: denunciato il proprietario. Decisivo l’intervento dei volontari di Speranzampetta

31 gennaio 2018
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BOSA. Deve la vita al pronto intervento dei carabinieri, che su segnalazione di un gruppo di sensibili cittadini ha liberato dalla morsa di un sacco di iuta riposto nel portabagagli di un’auto, un cucciolo di pastore maremmano, ora affidato alle cure dell’associazione Speranzampetta. L’episodio è avvenuto ieri verso mezzogiorno, nel tratto di via Gioberti (intersezione tra viale Giovanni XXIII e Lungotemo) a due passi dalla trafficatissima piazza Monumento. All’interno del vano bagagli di una Panda il cucciolo stava soffocando, chiuso dentro un sacco di iuta. In pochi minuti sul posto, dove si era formato un capannello di persone, è arrivata una pattuglia di carabinieri al comando del maresciallo Luca Gabelloni, che ha proceduto a liberare l’animale quando ormai era allo stremo delle forze. I militari hanno rintracciato il proprietario della vettura, che è stato denunciato per maltrattamento di animali e dovrà ora difendersi davanti al giudice. Il cane invece è stato affidato alle cure della vice presidente dell’associazione Speranzampetta Agata Scarpulla, allertata dai cittadini. Il sodalizio di Bosa che si occupa del benessere degli animali è guidato da Piera Addis, che ne ha preso le redini dopo le dimissioni, per motivi personali, di Elisabetta Ladu.

«Quello avvenuto ieri è un fatto gravissimo, la nostra associazione si costituirà parte civile», annuncia Piera Addis. Il cucciolo salvato ieri è stato ribattezzato Balù, subito alimentato e tolettato, «segue con grande allegria Agata, è un amore di cane», l’esito della liberazione.

Ma c’è stato anche un altro episodio che fa pensare, avvenuto sempre a Bosa nei giorni scorsi. «Domenica ci hanno segnalato un cane che guaiva, nascosto tra i contenitori dei rifiuti nella zona di via Nazionale. Lì abbiamo trovato un cucciolo di maremmano denutrito, sporco, con un laccio di fil di ferro stretto ad una zampa».

Freedom, questo il nome dato al cucciolo, si trova ora nella clinica Duemari di Oristano. «Le sue condizioni migliorano lentamente, malgrado lo stretto laccio abbia procurato una seria ferita probabilmente riacquisterà l’uso della zampa», le buone notizie pervenute a Speranzampetta, che spera di avere presto la disponibilità di qualcuno per l’adozione.

«Riceviamo continue segnalazioni di aiuto soprattutto per animali feriti e in difficoltà: è un lavoro continuo, duro, snervante, anche perché non abbiamo, malgrado le reiterate richieste, uno stallo dove poter ricoverare gli animali», aggiunge Piera Addis, che ringrazia i carabinieri per il celere intervento di ieri mattina e lancia un appello, rivolto soprattutto a giovani e uomini: «Iscrivetevi alla nostra associazione, così da poter aiutare sempre più animali possibile».

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