La Nuova Sardegna

Oristano

Eventi e dibattiti sulle zone umide

Eventi e dibattiti sulle zone umide

Cabras, in occasione della Giornata mondiale si riscopre la biodiversità del Sinis

01 febbraio 2018
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CABRAS. Cè il progetto Maristanis, il cui obiettivo è la definizione di un modello di gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano. Un progetto, a cura di Medsea e dell’Area marina protetta, e cofinanziato (per 4 milioni) dalla Fondazione svizzera Mava, che ha scelto Oristano tra 32 progetti, in forza della primaria importanza rivestita dalla biodiversità delle sue zone umide. In questo contesto si colloca il programma di eventi, che prenderà il via domani, promosso in occasione della Giornata mondiale delle zone umide. Una giornata che da 21 anni coincide con la data della firma della Convenzione internazionale di Ramsar per le zone umide, risalente al 2 febbraio 1971.

Saranno tre giorni densi di incontri, dibattiti, visite guidate ed escursioni didattiche in alcuni dei compendi più suggestivi del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis, durante i quali il territorio potrà mostrare tutte le sue bellezze: dal birdwatching itinerante sulle rive dello stagno all'aperitivo scientifico in peschiera a Cabras, dalla tavola rotonda sulle zone umide nel Chiostro del Carmine a Oristano alla visita alle cascate di Capu Nieddu nel territorio di Cuglieri. E poi ancora il tour per stagni, lagune, zone panoramiche tra Arborea, San Vero Milis, Marceddì.

Domani due seminari importanti: a Oristano, nel chiostro del Carmine, dalle 11 alle 13, è in programma la tavolta rotonda a cura di Lipu, Afni, Legambiente, Associazione Parco del Molentargius, Wwf, Italia Nostra, Federparchi, con il supporto di Consorzio Uno; a Cabras, nella Peschiera Mar'e Pontis, dalle 15 alle 19, il convegno organizzato con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell'Università di Cagliari, a cui interverrà anche l’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci. per l'amministrazione regionale l'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci.

Nell’oristanese, nel territorio su cui insistono 12 Comuni (San Vero Milis, Riola Sardo, Nurachi, Cabras, Oristano, Santa Giusta, Palmas Arborea, Arborea, Terralba, Arbus e Cuglieri cui si aggiunge Guspini), sono individuati 6 siti Ramsar, cioè zone umide di importanza internazionale riconosciute dalla Convenzione, per un totale di 10.206 ettari, i quasi 25mila di mare ricadenti nell’Area Marina Protetta Penisola dei Sinis - Isola di Mal di Ventre, 10 Siti di Interesse Comunitario (SIC) e 7 Zone di Protezione Speciale (ZPS), aree inserite nella Rete Natura 2000, il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità.

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