La Nuova Sardegna

Oristano

Casa di riposo, ingiunzione al Comune

Casa di riposo, ingiunzione al Comune

Ghilarza, il Tribunale ha emesso un decreto che obbliga l’ente a pagare alla coop di Milis 190mila euro

02 febbraio 2018
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GHILARZA. Si apre un nuovo capitolo del contenzioso sulla Casa di riposo Angelino Licheri. Il Tribunale civile di Oristano ha emesso un decreto ingiuntivo che obbliga il Comune a versare senza ulteriori ritardi un’ingente somma di denaro alla cooperativa Insieme si può di Milis per il servizio di assistenza agli utenti e di gestione della struttura svolto nel 2017 per cinque mesi. L’importo richiesto ammonta a 189.300 euro al netto degli interessi di mora maturati sulle scadenze a saldo, delle spese del procedimento, quantificate in 2.860 euro, e degli oneri accessori. L’amministrazione civica si opporrà al provvedimento impositivo del giudice. In discussione non è l’opera prestata dalla cooperativa sociale nel travagliato periodo di transizione dalla scadenza del contratto con il precedente gestore all’affidamento del servizio a un nuovo concessionario, ma il quantum. Il Comune intende versare il corrispettivo dovuto ma non un euro di più, e cioè un indennizzo calcolato sulla perdita patrimoniale effettivamente subita dall’impresa che ha erogato il servizio. Per capire meglio come muoversi, tempo addietro gli amministratori avevano anche richiesto il parere preventivo dell’Autorità nazionale anticorruzione, che però non si è ancora pronunciata. La vertenza proseguirà nelle aule di tribunale, con l’avvocato Giuseppe Farris di Cagliari a difendere gli interessi dell’ente locale. L’antefatto del contenzioso sta tutto nel complicato cambio di gestione della Comunità alloggio per anziani, che si era realizzato solo dopo alcuni faticosi e infruttuosi tentativi e un’accesa vertenza sindacale per il riassorbimento degli ex lavoratori. La cooperativa Insieme si può si era aggiudicata la gara d’appalto della durata di tre mesi, bandita la prima volta alla fine del 2016. Il concessionario sarebbe dovuto subentrare al vecchio operatore il primo febbraio del 2017 ma rinunciò all’appalto pochi giorni dopo, al momento di firmare il contratto. Per evitare l’interruzione del pubblico servizio il Comune impose alla cooperativa di Milis di assicurare le prestazioni fino a una nuova procedura di gara. Iter che andò a buon fine lo scorso maggio dopo l’ennesimo tentativo e non pochi intoppi, e che si completò il 28 giugno con l’insediamento del nuovo affidatario, la Social Servizi di Civitanova Marche.

Maria Antonietta Cossu

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