La Nuova Sardegna

Oristano

Delusione di Coldiretti: «La politica ci ignora»

di Michela Cuccu
Delusione di Coldiretti: «La politica ci ignora»

Nessuna risposta dopo la clamorosa protesta con i trattori della scorsa settimana Secondo il presidente provinciale Murru «possibili proteste più eclatanti»

17 febbraio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. «Contavamo di avere risposte che però non sono arrivate: adesso siamo pronti per una nuova e più eclatante mobilitazione delle campagne», il presidente provinciale della Coldiretti, Giovanni Murru, interviene così a poco più di una settimana dalla mobilitazione del mondo agricolo locale, che ha portato oltre 100 trattori che hanno sfilato da Arborea fino a Santa Giusta, passando per Oristano. L’organizzazione agricola aveva sperato in una reazione da parte della Giunta regionale, che però, non c’è stata. «Chiedevamo un immediato riscontro alle urgenti difficoltà settore – dice Murru – ma, a tutt’oggi, ancora nulla è stato fatto. Avevamo annunciato che la mobilitazione sarebbe continuata fino all’ottenimento di risposte pratiche e tangibili. Il credito verso la politica è finito e ora ridaremo voce alla piazza».

Tanti, sono le risposte attese dalla Coldiretti, a partire dalla liquidazione delle spettanze della Misura 14 sul benessere degli animali che interessa tutti settori della zootecnia locale e isolana. il Piano di sviluppo rurale ancora al palo – aggiunge Murru – e inoltre, la insufficiente remunerazione di latte ovino e dei prodotti agricoli, il piano di risanamento del consorzio di bonifica, e le altre vertenze che interessano i vari comparti produttivi che avevamo evidenziato durante la manifestazione sono rimasti lettera muta». E’ un mondo produttivo in forte sofferenza quello che si è mobilitato il 7 febbraio, con le aziende agricole di Arborea che hanno messo a disposizione la quasi totalità dei trattori che hanno bloccato l’ ingresso Sud di Oristano, con il supporto di una rappresentanza di allevatori e agricoltori provenienti dal resto della provincia. L’ occupazione si è tenuta presso gli uffici Argea di Santa Giusta, individuati da Coldiretti, come il simbolo dell’ immobilismo regionale.

«In un sistema dove i pagamenti dei contributi relativi al Piano di Sviluppo Rurale, fermi, in alcuni casi da due o tre anni, possono dare ossigeno alle aziende duramente provate da una annata particolarmente difficile tra siccità e bassi prezzi delle produzioni, la celerità e la tempistica risulta fondamentale, tra l’ altro su risorse accantonate e subito a disposizione», denuncia Murru. «E’ una autentica vergogna che le risorse siano a disposizione e non vengano corrisposte alle aziende che rischiano la chiusura a causa di una manifesta, prolungata e certificata incapacità nella programmazione da parte della politica e della macchina amministrativa. La delusione e la rabbia delle aziende ha superato qualsiasi limite – conclude il presidente della Coldiretti di Oristan o – siamo o nuovamente pronti a dare loro voce».



Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative