La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, assolto il sindaco Carrus

di Enrico Carta
Cabras, assolto il sindaco Carrus

Era accusato di omissione d’atti d’ufficio per non aver risposto a una lettera

21 febbraio 2018
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CABRAS. La risposta non ci fu, ma questo non basta per affermare che il sindaco Cristiano Carrus avesse commesso un reato. Poche udienze e pochi testimoni sono stati sufficienti per arrivare all’assoluzione del primo cittadino nel processo che lo vedeva imputato per omissione d’atti d’ufficio. Al contrario, il pubblico ministero Andrea Chelo aveva chiesto la condanna a una multa di 1.000 euro.

Cristiano Carrus era finito a processo perché non si preoccupò di rispondere a un sollecito dei carabinieri che chiedevano di verificare il rispetto dei requisiti in possesso della cooperativa Adalia che, nella sua struttura, si occupava dell’ospitalità dei migranti. Tra questi c’erano anche dei minori, ma la coop non era abilitata a offrire tale servizio. I carabinieri chiedevano al Comune di verificare questa eventualità e perciò scrissero al sindaco. Non ottenendo risposta lo denunciarono dopo ulteriori solleciti, motivo per cui il pubblico ministero è arrivato a chiedere la condanna.

C’è stato però un esito diverso del processo che, sin dalle prime battute, ha permesso di dimostrare come il funzionamento della macchina amministrativa non sia affatto interamente in mano al sindaco. Le lettere che arrivano in Comune, a seconda del loro contenuto, vengono smistate dall’Ufficio Protocollo ai vari settori. Solo in determinati casi finiscono sulla scrivania del sindaco, ma questa lettera prese una destinazione diversa concludendo il suo viaggio negli uffici che si occupano di servizi sociali. La competenza quindi non era in capo al primo cittadino, come ha dimostrato l’avvocato difensore Stefano Gabbrielli, il quale ha addirittura rimarcato come non sia compito dell’amministrazione comunale, bensì delle forze dell’ordine, occuparsi delle verifiche sul rispetto delle norme dell’ospitalità dei migranti. Tesi che hanno convinto i giudici. (e.c.)

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